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Greggio… Greggio …. Greggio… Il greggio Si Trova Ovunque

Da
Barry Norman
Pubblicato: Nov 13, 2014, 15:55 GMT+00:00

Greggio ovunque. Il mondo è inondato dal greggio poiché i produttori continuano a lottare per la propria quota di mercato in uno scenario in cui le

Greggio… Greggio …. Greggio… Il greggio Si Trova Ovunque

Greggio ovunque. Il mondo è inondato dal greggio poiché i produttori continuano a lottare per la propria quota di mercato in uno scenario in cui le economie globali soffrono per il ribasso dei prezzi. Il greggio WTI perde 11 centesimi ed è  negoziato a 77.07$ mentre il Brent guadagna 27 centesimi ed è scambiato a 80.85$. Ricordiamo come nella sessione di mercoledì il combustibile europeo abbia postato un forte calo. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come il greggio WTI si sia mosso al ribasso sul retro delle previsioni che vedono l’OPEC mantenere costante la propria produttività, produttività che si pensava venisse ridotta durante la prossima riunione di novembre. Mercoledì, il rapporto OPEC ha mostrato come, da settembre ad oggi, i prezzi del greggio WTI abbiano registrato un calo dell’11,3% postando i minimi quadriennali sul retro delle forti preoccupazioni riguardanti un possibile rallentamento della crescita economica globale. Ieri il ministro dell’Arabia Saudita ha “respinto le accuse” che vedevano l’OPEC condurre una guerra di prezzi sui mercati mondiali.

A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come, la scorsa settimana Riyadh abbia ridotto i prezzi di greggio al mercato statunitense aumentando quelli in Asia. Stando a quanto dichiarato dagli analisti, la mossa ha consentito al paese di rafforzare la propria quota di mercato negli Stati Uniti contrastando così la forte produzione interna del paese dettata principalmente dai depositi di scisto. Martedì, il ministro del petrolio iraniano, che spera in un taglio della produzione OPEC al fine di poter assistere ad un rialzo dei prezzi, ha incontrato l’emiro del Kuwait durante il suo tour antecedente alla riunione del 27 novembre. Il Ministro del petrolio del Kuwait ha mostrato come la possibilità di assistere ad un taglio della produzione sia piuttosto limitata.

I prezzi del greggio sono diminuiti su entrambi i lati dell’Atlantico, infatti il brent perde lo 0,6% mentre il WTI posta un calo dell’1%. Ricordiamo come le tecniche di vendita, un dollaro forte e il “silenzio stampa” dell’Arabia Saudita riguardo al possibile taglio della produzione OPEC abbiano esercitato una forte pressione ribassista sui prezzi.

Stando a quanto riportato dall’API, la scorsa settimana le scorte di greggio sono diminuite di 1,5 milioni di barili. Oggi, con un giorno di ritardo, verrà rilasciato il rapporto EIA. Si prevede un incremento di circa 800.000 barili delle scorte di greggio. Per quanto riguarda i distillati, che includono cherosene e gasolio, le stime parlano di un calo di 1,3 milioni di barili. Le scorte di benzina dovrebbero aumentare di 500.000 barili.

Detto questo, anche il mercato del gas naturale si muove al ribasso ampliando le sue perdite. Il combustibile posta un calo di 13 punti ed è negoziato a 4,144$ poiché le  tempeste invernali non si sono concretizzate come previsto. Mercoledì i future del gas naturale postano il terzo calo consecutivo perdendo lo 0,77% sul retro delle recenti previsioni meteorologiche che mostrano un miglioramento delle condizioni climatiche.

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