La coppia GBP/USD, dopo che la Banca d'Inghilterra hanno deciso di mantenere tassi di interessi al minimo record, continua a perdere forza attestandosi al
La coppia GBP/USD, dopo che la Banca d’Inghilterra hanno deciso di mantenere tassi di interessi al minimo record, continua a perdere forza attestandosi al minimo degli ultimi 17 mesi. Gli investitori dibattono sulla possibilità che a causa della debolezza economica la BoE manterrà i tassi d’interesse invariati agli attuali livelli anche nel 2015 per aumenterli solamente nel 2016 o eventualmente in corrispondenza di un miglioramento della situazione economica.
I futures Comex Gold per il mese di febbraio continua a guadagnare mentre gli investitori si confrontano su come interpretare i fondamentali di questo mercato. Sebbene si siano recentemente verificati dei picchi periodici a rialzo, il trend principale sul grafico giornaliero è al rialzo, e la mancanza di seguito al rialzo, e il consolidamento attorno al 50% maggiore a $1194 suggerisce uno scenario neutrale.
I trader ribassisti hanno individuato nella forza del dollaro USA la ragione principale per cui i rialzi sono limitati. Un dollaro più forte tende a rendere l’oro più costoso per i trader che detengono valuta straniera, indebolendo la domanda. Anche il crollo dei prezzi del petrolio ha pesato sul mercato dell’oro, quantomeno limitando il potenziale rialzista dal momento che i paesi membri dell’Opec in crisi di liquidità probabilmente stanno vendendo oro per per ottenere moneta.
Sul fronte rialzista, un altro fattore molto pesante è l’incertezza sul risultato delle elezioni in Grecia e se eventualmente porterebbe il paese a lasciare l’eurozona. L’inquietudine in Russia e il rischio potenziale di una crisi economica globale sono un’altra ragione per la quale gli investitori potrebbero entrare sul mercato. Infine, la crescente debolezza dei mercati azionari re
nde l’oro un investimento alternativo attraente.
Da un punto di vista tecnico le condizioni di iper venduto possono aver fermato la discesa dei prezzi del petrolio greggio, ma oggi il fattore più largamente influente potrebbe essere il calo a sorpresa delle riserve di petrolio nella scorsa settimana. Ieri l’Agenzia di Informazioni sull’Energia USA ha riportato che nella settimana terminata il 2 gennaio le scorte sono scese di 3,1 milioni di barili; i trader avevano basato le proprie scelte su un incremento di 0,9 milioni di barili. Questo potrebbe essere il segnale di un rallentamento della produzione USA.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.