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Galaxy Digital vende le sue azioni Block.One e ricava 71,2 milioni USD

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: May 22, 2019, 07:39 UTC

Galaxy Digital Holding di Michael Novogratz vende le sue azioni Block.One e ricava 71,2 milioni USD: ricava il 123% sull'investimento iniziale.

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Con un comunicato stampa del 21 maggio, il fondo d’investimento in criptovalute Galaxy Digital Holdings Ltd. Ha annunciato di aver concluso l’offerta pubblica di azioni Block.One, a seguito della quale ha ricavato 71,2 milioni di dollari USA, stimati in un ritorno sull’investimento iniziale del 123%.

Il CEO di Galaxy Digital, Michael Novogratz, ha così commentato la decisione di vendere gran parte delle sue azioni Block.one:

“L’offerta pubblica di Block.one rifletteva la decisione di dare un nuovo equilibrio al portafoglio di investimenti per mantenere un livello adeguato di diversificazione dopo che la posizione era aumentata grazie alla sua significativa sovraperformance rispetto al resto del portafoglio di crypto asset”.

Novogratz ci tiene a precisare che il suo crypto hedge fund non abbandona l’ecosistema EOS.IO, anzi:

“Continuiamo a lavorare a stretto contatto con Block.one, il quale è un partner chiave in molti nostri progetti, tra cui Galaxy EOS VC Fund, il fondo che investe nelle imprese che lavorano sul protocollo EOS.IO”.

Perché Galaxy Digital vende le azioni di Block.one

Il perché Galaxy Digital abbia venduto gran parte delle azioni di Block.one lo spiega proprio Novogratz, l’asset stava rendendo così bene che sarebbe stato “stupido” non approfittarne.

Non va dimenticato che Galaxy Digital gestisce fondi in cui confluiscono liquidità in crypto asset di vari investitori, quindi l’obiettivo è quello di beneficiarli.

Dopo un 2018 disastroso per le criptovalute ed i crypto hedge fund ad essi legati, gli strepitosi mesi di aprile e di maggio non potevano trascorrere “senza fare bottino”.

Chi ha comprato le azioni Block.one di Galaxy Digital?

L’acquisto delle azioni Block.one di Galaxy Digital, fanno parte di un programma di riacquisto da parte della stessa Block.one.

La società sviluppatrice di EOS.IO ha in corso un programma di rientro del 10% delle sue azioni.

Per lo sviluppo di EOS.IO nel 2017 e 2018, molti “pezzi da novanta” parteciparono con fondi consistenti per supportare la nuova piattaforma decentralizzata. Tra essi anche il cofondatore di PayPal Peter Thiel e il cofondatore di Bitmain Jihan Wu.

Ritornando a Galaxy Digital, la joint venture del gennaio 2018 fece entrare nelle casse di Block.one 325 milioni di USD.

Un affare del 6.567%

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il buyback di Block.one sta fruttando agli investitori il 6.567% in termini di ritorno sull’investimento iniziale.

Gli investitori acquistarono le azioni di Block.one al prezzo di 22,5 USD e in questa fase stanno ottenendo 1.500 USD ad azione. Significa, che chi tra la fine del 2017 e gli inizi del 2018 ha investito in Block.one 100 mila USD, ne ottiene 6,6 milioni di dollari USA!

Un ritorno enorme, davvero.

Ma non si è trattato del primo buyback, già lo scorso anno la società aveva richiesto agli investitori di vendere proprie azioni per raggiungere una quota del 15% delle azioni, pagandole 1.200 USD ciascuna. Al termine del round Block.one è rientrata in possesso del 13,8% di azioni sborsando 300 milioni di USD.

Perché ricomprare ad un prezzo così alto?

Questa è una domanda interessante, come mai una azienda ricompra proprie azioni vendute per pochi dollari ad un prezzo stellare?

Secondo un analista di Bloomberg, due le possibilità: Block.one non crede che ci saranno altre opportunità di crescita future; oppure è il tentativo di consolidare, “malamente”, la posizione di controllo della società escludendo il più possibile gli investitori.

Da notare che qui si tratta di azioni dell’azienda, vere e proprie, non di token acquistati durante una ICO o una IEO.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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