Fmi, rischi stabilità non devono scoraggiare lotta inflazione – Gourinchas

WASHINGTON (Reuters) – Le banche centrali non dovrebbero interrompere la lotta all’inflazione a causa dei rischi per la stabilità finanziaria, che sembrano “molto contenuti”.

È quanto ha detto a Reuters il capo economista del Fondo monetario internazionale Pierre-Olivier Gourinchas

Il Fondo monetario internazionale ha inserito nelle ultime previsioni economiche pubblicate oggi le aspettative di un’inflazione persistente e di un ulteriore inasprimento rispetto all’outlook di gennaio. L’Fmi ha anche incluso la possibilità di una leggera flessione del credito bancario dopo le turbolenze del settore del mese scorso

Il World Economic Outlook del Fmi mostra un calo di 0,1 punti percentuali della crescita globale, al 2,8% per il 2023, in parte a causa di questi fattori, oltre che dei rallentamenti registrati in Europa, Giappone e India, compensati dal miglioramento visto negli Stati Uniti.

Gourinchas ha affermato che la maggior parte delle grandi banche centrali, tra cui la Federal Reserve, la Banca centrale europea e la Banca d’Inghilterra, sono già vicine a raggiungere il picco dei cicli di rialzo dei tassi.

“Da questo punto di vista, potrebbero aver bisogno di fare un po’ di più se l’inflazione si dimostrasse ancora un po’ persistente”, ha detto, ma una riduzione dei prestiti da parte delle banche sembra probabile dopo le recenti turbolenze finanziarie, e questo potrebbe “fare il lavoro al posto delle banche centrali” raffreddando l’economia senza la necessità di rialzi dei tassi più aggressivi.

Tuttavia, rispondendo alla domanda sulla possibilità che i continui rialzi dei tassi stiano creando maggiori rischi per la stabilità a causa dei disallineamenti delle scadenze e dei tassi di interesse tra attività e passività, Gourinchas si è schierato decisamente a favore di una continuo contrasto all’inflazione.

“Potrebbe causare un’instabilità finanziaria potenzialmente catastrofica più in là e, di conseguenza, dovrebbero astenersi dal farlo?”, ha domandato Gourinchas. “Riteniamo di no, perché l’instabilità finanziaria sembra molto contenuta”.

Adattare la politica monetaria ora in base ai rischi per la stabilità “significa che non stiamo facendo abbastanza sul fronte dell’inflazione e questo sta creando un problema a sé stante”, ha sottolineato Gourinchas.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)