I mercati di commodity e valute continuano a reagire all'annuncio di politica monetaria del Comitato Federale per il Mercato Aperto. Mercoledì sera, la
I mercati di commodity e valute continuano a reagire all’annuncio di politica monetaria del Comitato Federale per il Mercato Aperto.
Mercoledì sera, la Fed ha ripetuto l’invito alla “pazienza” rispetto all’eventuale aumento dei tassi di interesse, facendo riferimento ai rischi globali e dichiarando di voler tenere sotto osservazione gli sviluppi internazionali in relazione alla tempistica dell’aumento dei tassi. Ha anche fatto riferimento a un miglioramento del mercato del lavoro e dell’economia negli States, esprimendo però preoccupazione nei confronti della bassa inflazione, che nel breve termine potrebbe scendere ulteriormente.
Gli investitori continuano ad investire in posizioni long sull’oro. L’ondata di vendite cominciata la scorsa settimana, quando il mercato ha ritrovato tranquillità dopo i sussulti della settimana precedente provocati dalla decisione della Banca Nazionale Svizzera, la quale non solo ha svicolato il tasso di cambio con l’euro, ma ha anche tagliare i tassi di interesse a -0,75%.
Dal momento che il trend principale sul mercato dell’oro è rialzista, i trader probabilmente ritorneranno quando i prezzi raggiungeranno livelli più ragionevoli, come $ 1240 o $ 1220.
In seguito all’annuncio della Federal Reserve e al rapporto sulle scorte settimanali di petrolio greggio, i prezzi dei future sul petrolio greggio con scadenza a marzo sono inizialmente scesi in ribasso per poi recuperare terreno. Ieri l’Agenzia di Informazione sull’Energia USA ha dichiarato che la scorsa settimana le riserve di petrolio greggio sono cresciute di 8,9 milioni di barili raggiungendo i 44.106,73 milioni di barili, il livello più alto dal 1982, anno di inizio delle registrazioni.
Giovedì la coppia EUR/USD registra un ribasso, anche se limitato. L’annuncio della Fed di ieri ha avuto un impatto lieve sul mercato, probabilmente perché in linea con le aspettative già scontate sul prezzo di mercato.
Peggiora il clima di preoccupazione nei confronti del futuro della Grecia nell’eurozona, in seguito alle mosse da parte del nuovo governo della Grecia che si sta spendendo per una modifica dei termini delle misure di austerità tanto impopolari del paese.
Giovedì la coppia GBP/USD ha perso terreno in corrispondenza degli investitori che hanno reagito all’annuncio di politica monetaria della Fed. A premere ulteriormente il mercato a ribasso è stato un rapporto deludente sulle settore immobiliare in GB. Il rapporto Nationwide HPI indica un incremento dello 0,3%, contro stime per un valore di 0,4%.
Gli scambi sul mercato della sterlina britannica sono stati relativamente leggeri oggi in vista del rapporto sulle approvazioni di mutui atteso per venerdì. Le stime prevedono una lettura pari a 60.000, contro quella del mese precedente ferma a 59.000.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.