I mercati di valuta estera e di commodity hanno reagito in maniera mista alla pubblicazione dei dati economici sull'economia USA inferiori alle
L’importanza di questo rapporto è dovuta al fatto che questa settimana queste informazioni sono state citate dal presidente della Fed Janet Yellen come una delle ragioni principali per le quali la Fed non ha alcuna fretta di aumentare i tassi di interesse. Sebbene l’IPC potrebbe indicare che l’economia USA si stia orientando verso una fase deflazionistica, alcuni analisti credono che le responsabilità di questo calo siano da attribuire ai prezzi dell’energia e nel caso in cui questi dovessero stabilizzarsi sarebbero seguiti dall’inflazione complessiva.
Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, gli ordinativi di beni durevoli nel mese di gennaio hanno postato un incremento del 2,8%, contro le aspettative dei trader per un aumento dell’1,7%, comunque molto superiore rispetto alla lettura dello scorso mese ferma a – 3,3%.
Il dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione questa mattina potrebbe aver spaventato i trader visto che hanno di nuovo superato la soglia psicologica delle 300.000 unità, contro le aspettative di un ben più modesto 285.000 rispetto alla lettura precedente ferma a 232.000.
Dopo un’iniziale debolezza, il dollaro USA ha recuperato terreno, mettendo sotto pressione euro e sterlina britannica. I trader di valuta sembrano credere che i dati sull’inflazione USA non siano un segnale negativo. Per quanto riguarda altre notizie del giorno, segnaliamo la variazione della disoccupazione in Germania che indica una contrazione di 20.000 unità contro stime di un -10.000, e nel Regno Unito, la seconda stima del Pil si attesta a 0,5%, in linea con le aspettative, ma il dato preliminare sugli investimenti delle imprese scende dell’1,4% contro stime di un incremento del 2%.
Su Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile si muovono in rialzo nonostante il rafforzamento del dollaro. Ai trader di oro piace l’idea che i tassi di interesse probabilmente rimarranno bassi a causa dei dati sull’inflazione debole. Da un punto di vista tecnico le condizioni di iper venduto hanno contribuito alla rafforzamento di oggi.
I future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile giovedì registrano un netto tonfo. I timori riguardo l’offerta continuano a essere elemento principale scatenante dietro la pressione delle vendite. Ieri l’Agenzia di Informazione sull’Energia USA hariportato che un incremento delle scorte di 8,4 milioni di barili nella settimana conclusasi il 20 febbraio, un valore sostanzialmente superiore alle stime dei 3,6 milioni di barili.
La pressione delle vendite di oggi potrebbe essere legata ad aggiustamenti di posizione in vista del dato sul conteggio dei piattaforme petrolifere atteso per domani. I trader terranno sotto osservazione questo rapporto per verificare se il ritmo di chiusura dei pozzi stia scendendo. In questo caso la produzione potrebbe verosimilmente calare.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.