Pubblicita'
Pubblicita'

Di Maio: L’IVA non aumenterà. Lavoriamo per abbassare le tasse

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: May 21, 2019, 09:27 UTC

Il vicepremier Luigi Di Maio fiducioso che l’IVA non aumenterà. Lavoriamo per abbassare le tasse ha detto alla trasmissione Mattino Cinque.

IVA non aumenterà

Il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio continua a rassicurare l’opinione pubblica sull’aumento dell’IVA: “L’IVA non aumenterà” afferma durante la trasmissione di Mattino Cinque su Canale 5. Durante l’intervista televisiva Di Maio annuncia che oggi saranno presentate alcune iniziative da parte dei ministri del M5S, che faranno parte della seconda fase attuativa del piano di governo.

L’aumento si combatte eliminando gli sprechi

Di Maio ribadisce ancora una volta che nelle pubbliche amministrazioni ci sono degli sprechi, come le Provincie, ma c’è anche tanta evasione fiscale che ammonta a centinaia di miliardi secondo il ministro e vicepremier del governo giallo-verde.

Il vicepremier è favorevole a mandare i grandi evasori in galera: “Potevamo introdurla già a dicembre ma la Lega Nord aveva delle perplessità”. Afferma Di Maio a Mattino Cinque.

L’IVA non aumenterà?

Durante il programma televisivo Quante Storie del giornalista Corrado Augias, andato in onda la settimana scorsa su Rai 3, il giornalista Antonio Padellaro de Il Fatto Quotidiano, ragionava sull’impossibilità che l’IVA non aumenterà.

Ovviamente una opinione, ma che arriva da uno dei tanti giornalisti di lungo corso e di alta esperienza che di politici e di politica ne hanno vista, annusata, e “assaporata” tanta negli ultimi decenni.

Secondo le parole del giornalista Padellaro, l’attuale tattica dei leader al governo è di dire all’opinione pubblica che l’IVA non aumenterà per pura strategia elettorale – il 26 maggio ci sono le elezioni Europee –, ma a settembre saranno costretti ad ammettere che non ci sono le coperture sufficienti per evitare l’aumento dell’IVA. La puntata è disponibile sul servizio pubblico Raiplay.it.

Il nulla di fatto del Cdm di ieri sera

Diamo conto anche del nulla di fatto del Consiglio dei Ministri iniziato ieri sera intorno alle 21:00.

Secondo le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Presidente della Repubblica avrebbe rilevato delle criticità sul decreto sicurezza bis.

Matteo Salvini, nel ruolo di ministro dell’Interno e di vicepremier del governo giallo-verde, attende di capire quali sono queste criticità che impediscono al decreto di procedere il suo percorso di approvazione.

Il Cdm si infrange sul decreto sicurezza bis, quindi, e viene rinviato a domani 22 maggio o a giovedì 23 maggio.

I dubbi del “Colle”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso le sue perplessità in riferimento alle multe previste per chi aiuta i migranti, e sulle interferenze che il decreto sicurezza introdurrebbe tra il ministero dell’Interno e gli altri ministeri.

Le altre decisioni del Cdm: le nomine

Non completamente improduttivo il Cdm di ieri sera, sulle nomine c’è stato accordo ed arrivano quindi i nuovi vertici di importanti organi dello Stato e di pubbliche amministrazioni.

Nominato il nuovo comandante generale della Guardia di Finanza, il generale di corpo d’armata Giuseppe Zafarana.

Alla Ragioneria dello Stato nominato Biagio Mazzotta come Segretario generale.

Pasquale Tridico è definitivamente il direttore generale dell’Inps.

Infine è stata approvata la riforma della magistratura onorario, ma salvo intese.

Le parole di Tria sul tabù

Il ministro dell’economia Giovanni Tria, ieri ha parlato dal Global Sustainability Forum dell’Università Luiss, a proposito del tabù della monetizzazione.

“Credo sia venuto il momento di affrontare il tabù della monetizzazione”, ha detto il ministro, e che riguarda l’intervento diretto della Banca Centrale Europea nelle emissioni di moneta per finanziare il deficit.

Una visione avversata dal “sovranismo nordico” dice Tria, che richiederebbe un percorso non semplice poiché implica la modifica del Trattato Europeo.

 

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'