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Come in basso, così in alto: netta inversione dei mercati finanziari

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Nov 9, 2016, 18:08 GMT+00:00

La giornata di mercoledì ha visto una netta inversione dei mercati finanziari. Dopo la volatilità causata dalla reazione emotiva all'esito incerto delle

Come in basso, così in alto: netta inversione dei mercati finanziari

La giornata di mercoledì ha visto una netta inversione dei mercati finanziari. Dopo la volatilità causata dalla reazione emotiva all’esito incerto delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, dopo l’annuncio della vittoria di Trump, la freddezza ha preso il sopravvento. Il mutato atteggiamento ha provocato una notevole inversione al rialzo delle mercati statunitensi e del dollaro, mentre ha spinto l’oro e lo yen in ribasso.

Il greggio

Quello petrolifero è stato uno dei mercati a sperimentare l’inversione più netta, recuperando perdite pari a circa il 4% per tornare al di sopra dei 46,00$. I trader non hanno soltanto reagito positivamente alla vittoria di Trump dopo avere riflettuto per qualche ora, ma gli investitori hanno anche ignorato i dati deludenti pubblicati dall’American Petroleum Institute nella tarda giornata di martedì e dall’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia) nelle prime ore di mercoledì.

Secondo l’Eia, durante la settimana conclusasi il 4 novembre, le scorte di greggio sono aumentate di 2,4 milioni di barili a fronte degli 1,3 milioni previsti. Tale balzo origina dall’incremento di 17000 barili al giorno registrato dalla produzione di petrolio.

L’oro

Dopo essere aumentato di circa il 5% nelle prime ore di mercoledì, raggiungendo il massimo delle ultime sei settimane, il prezzo dell’oro è diminuito, perdendo quasi il 2,5%. La causa principale dell’iniziale fuga verso la sicurezza dell’oro è individuabile nel netto ribasso subito dalle borse degli Stati Uniti.

L’oro ha toccato il massimo quando è svanita l’incertezza dell’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti con l’annuncio della vittoria di Trump. Qualora i mercati azionari dovessero continuare a muoversi in rialzo, la giornata di oggi dovrebbe vedere ulteriore pressione sull’oro.

Sull’andamento dell’oro ha inciso negativamente anche un netto aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti.

I rendimenti dei titoli del Tesoro

Nella giornata di mercoledì, gli strumenti del debito degli Stati Uniti hanno, in gran parte, sperimentato un andamento vario, con i trader che continuavano a cercare di interpretare gli eventi che hanno portato Trump a vincere le elezioni presidenziali. Il rendimento dei titoli del Tesoro a dieci anni ha raggiunto il 2,002%, il massimo dal 28 gennaio. Il rendimento dei titoli del Tesoro a treanta anni è salito al 2,813, il massimo dal 28 gennaio.

L’incremento dei rendimenti dei titoli del Tesoro segnala ai mercati che la Fed è pronta a innalzare i tassi di interesse a dicembre. Soprattutto, il dato rappresenta un primo segnale di fiducia in Trump.

Il dollaro e le altre valute

L’indice del dollaro ha completamente recuperato le perdite iniziali e tocca ora il massimo della sessione. L’indice, che misura l’andamento del dollaro contro un paniere di valute, si è mosso in netto rialzo quando gli investitori hanno iniziato a vendere valute rifugio come lo yen, l’euro e il franco svizzero.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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