Tradotto con IA
Gli esportatori cinesi hanno registrato la performance più forte degli ultimi sei mesi, aprendo la strada a un vertice APEC ad alta posta in gioco.
Le esportazioni totali sono aumentate del 8,3% su base annua a settembre, in netta crescita rispetto all’incremento del 4,4% di agosto, mentre le importazioni sono salite del 7,4% (agosto: 1,3%). Gli economisti si aspettavano un aumento del 6% per le esportazioni e una crescita dell’1,5% per le importazioni. Degno di nota, le esportazioni hanno registrato il ritmo di crescita più rapido negli ultimi sei mesi.
Il rapporto di settembre è in linea con il PMI Manufacturing di RatingDog, che è passato da 50,5 ad agosto a 51,2 a settembre. Il sondaggio di settembre ha rivelato che i nuovi ordini di esportazione sono aumentati per la prima volta da marzo, stimolando così la produzione.
I dati commerciali più recenti suggeriscono che i produttori abbiano efficacemente ridirezionato le spedizioni, riducendo la dipendenza dalla domanda statunitense. È importante notare che i dati commerciali di settembre potrebbero essere oggetto di scrutinio da parte dell’amministrazione USA, che ha cercato di ridurre la dipendenza globale dai beni cinesi.
I mercati hanno reagito ai dati commerciali positivi e al rinnovarsi delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, con le azioni in calo e il dollaro australiano in rialzo. Nonostante i dati commerciali più forti, i mercati azionari hanno continuato a subire pressioni a causa delle persistenti tensioni tra USA e Cina.
L’indice Hang Seng ha esteso le perdite registrate nella sessione mattutina, poiché gli investitori hanno mantenuto cautela a seguito dell’escalation di venerdì e della successiva de-escalation delle tensioni commerciali tra USA e Cina.
Lunedì 13 ottobre, l’indice era in calo del 2,42% attestandosi a 25.655 durante la sessione mattutina. Anche le azioni quotate in Cina continentale hanno faticato nella sessione mattutina: il CSI 300 e lo Shanghai Composite Index sono scesi rispettivamente dell’1,27% e dello 0,98%.
Nel mercato forex, il cambio AUD/USD si è mostrato particolarmente sensibile ai dati, passando da 0,65246 USD a un massimo post-risultati di 0,65292 USD prima di ritracciare. Il 13 ottobre, l’AUD/USD è salito dello 0,83% a 0,65278 USD.
Il cambio AUD/USD ha registrato un rally dello 0,79% fino a 0,65252 USD prima della pubblicazione dei dati commerciali, sottolineando la sensibilità del dollaro australiano agli sviluppi nel commercio. L’Australia presenta un rapporto commercio/PIL superiore al 50%, con la Cina che rappresenta un terzo delle esportazioni. Ciò espone il dollaro australiano ai principali indicatori economici cinesi e ai titoli riguardanti le tensioni commerciali USA-Cina.
Gli operatori dovrebbero monitorare da vicino gli sviluppi commerciali dopo l’escalation e la de-escalation nella guerra commerciale tra USA e Cina.
Un rinnovarsi delle tensioni commerciali probabilmente innescherebbe un nuovo spostamento verso beni rifugio, facendo scendere AUD/USD e l’indice Hang Seng. Al contrario, un’ulteriore distensione delle tensioni commerciali potrebbe migliorare il sentiment.
Se da un lato gli sviluppi commerciali saranno determinanti, dall’altro i prossimi dati sull’inflazione in Cina influenzeranno l’appetito per il rischio. La Cina pubblicherà i dati sull’inflazione mercoledì 15 ottobre. Gli economisti prevedono un allentamento delle pressioni deflazionistiche a settembre, potenzialmente stimolando la domanda di asset a rischio.
Tuttavia, il prossimo vertice APEC (dal 31 ottobre al 1° novembre) sarà l’evento chiave. Il Presidente Trump e il Presidente Xi si incontreranno nella speranza di raggiungere un accordo commerciale. I mercati osserveranno se l’APEC determinerà una nuova distensione commerciale o se genererà ulteriori turbolenze.
Scopri le strategie per orientarsi tra le tendenze di mercato di questa settimana qui.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.