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Borsa Milano ritraccia dopo nuovi massimi dal 2022, realizzi su banche, corre Nexi

Da:
Reuters
Aggiornato: Apr 17, 2023, 15:04 UTC

MILANO (Reuters) - Piazza Affari lascia il campo ai realizzi quest'oggi, dopo un avvio forte con gli indici che hanno toccato i massimi da gennaio 2022, a causa anche dell'avvio piatto di Wall Street.

Alcune persone di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) – Piazza Affari lascia il campo ai realizzi quest’oggi, dopo un avvio forte con gli indici che hanno toccato i massimi da gennaio 2022, a causa anche dell’avvio piatto di Wall Street.

L’attenzione degli investitori è rivolta alla nuova tornata di risultati societari delle banche Usa, cercando anche di capire quando la Fed porrà termine alla stretta monetaria in corso.

Intorno alle 16,30 il FTSE Mib è in calo dello 0,45%, interrompendo la scia positiva su fisiologiche prese di profitto. I volumi al di sotto di quota 1,4 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Ritracciano i bancari, protagonisti in positivo delle ultime sedute, il cui peso sugli indici di Borsa è molto elevato. UNICREDIT cede l’1,3%, INTESA SP l’1,2%. Resta tonica BANCO BPM (+2,9%) sostenuta dalle nuove indiscrezioni di “M&A” rilanciate da MF che è tornato a parlare di possibili scenari di consolidamento nel settore bancario italiano, suggerendo l’ipotesi di una business combination con Unicredit. Equita scrive che un’integrazione tra UniCredit e Banco Bpm “avrebbe un forte razionale industriale”. “Allo stesso tempo riteniamo complicata un’operazione in questo momento considerando le incertezze sull’evoluzione dello scenario macro e alla luce della presenza di Credit Agricole come primo azionista del Banco”, si legge nel daily.

Volatile MPS che cede lo 0,52%, mentre BPER avanza dello 0,35%.

Giù anche le assicurazioni e il risparmio gestito: GEBERALI arretra dell’1,4% e AZIMUT dell’1,6%.

Svetta NEXI con un balzo del 2,2% spinta dall’annuncio del takeover da parte del consorzio composto da CVC Capital e Francisco Partners sulla rivale inglese dei pagamenti digitali Network International, con una valutazione della società target intorno a 2,56 miliardi di dollari, ben sopra le attese.

Salgono le utility con TERNA e ITALGAS in rialzo di oltre l’1%. Raccolta anche SNAM (+0,5%).

Il continuo rialzo del prezzo del greggio, che dura da quattro settimane consecutive, premia il settore oil, in particolare ENI che cresce dell’1%, mentre ritraccia vistosamente SAIPEM fra i peggiori del listino con un calo del 3% dopo i recenti rialzi.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)

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