Borsa Milano, indici in rialzo con Wall Street, bene utility, Saipem, giù Tod’s

MILANO (Reuters) – Indici volatili che tornano in positivo a Piazza Affari, allineati all’andamento degli altri mercati europei sulla scia di Wall Street partito con un tono positivo, in particolare il Nasdaq.

A innescare gli acquisti, soprattutto su blue-chip come Microsoft e Alphabet, le attese delle trimestrali nel corso della seduta.

In tarda mattinata il discorso della neo premier, Giorgia Meloni, per la fiducia alla Camera non ha avuto impatti sui mercati anche perché non sono emersi temi particolari. La borsa ha leggermente sbandato, a causa più di un movimento correttivo fisiologico dopo i recenti rally, sottolinea un trader.

L’attenzione degli investitori resta comunque focalizzata sulla riunione di giovedì della Bce, da cui dovrebbe arrivare un rialzo dei tassi di 75 punti base, e sulle trimestrali societarie.

Alle 16,25 il FTSE Mib avanza dello 0,62%. Volumi intorno a 1 miliardo di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Acquisti diffusi sul settore delle utility che vengono da un lungo periodo di ribassi, mentre sulla stampa emerge l’ipotesi di moratoria di sei mesi per i clienti morosi finanziata da risorse pubbliche. Inoltre, influisce anche il calo dei rendimenti dei titoli di stato che sono diventati competitivi con il rendimento dei dividendi delle utility: HERA guadagna il 2,45%, meglio A2A con un balzo del 4%, mentre IREN cresce dell’1,6%. Raccolta anche ACEA con un +1,3%. In lieve rialzo ENEL dello 0,5%.

Nel settore energetico, spunti anche su SAIPEM (+3,7%) e GAS PLUS (+3,6%) sulle attese di un maggiore ricorso all’estrazione e produzione nazionale di gas a seguito anche di quanto sottolineato dalla premier nel discorso alla Camera.

Fra i bancari, le azioni BANCA MPS salgono dello 0,8% a 1,96 euro sotto il prezzo di sottoscrizione di 2 euro dei nuovi titoli offerti in opzione agli azionisti nell’aumento di capitale iperdiluitivo da 2,5 miliardi. I diritti crollano del 77% nell’ultimo giorno per le negoziazioni a 0,04 euro mentre proseguono le vendite di chi non vuole aderire all’operazione. Secondo un trader ci sono attese di un inoptato molto elevato.

In lieve rialzo UNICREDIT (+0,2%) alla vigilia dei conti dei nove mesi di domattina. Gli analisti di Intesa Sanpaolo si attendono “che il management riveda sostanzialmente al rialzo la guidance per il 2022 come annunciato dall’AD Andrea Orcel di recente”. Negativa INTESA SANPAOLO in flessione dello 0,7%.

In netto calo TOD’S (-2,4%) a 39,6 euro nell’ultimo giorno per aderire all’Opa a 40 euro promossa dalla famiglia Della Valle, che a ieri sera ha visto adesioni al 17,8% dell’offerta, pari al 4,5% del capitale, e quindi ancora lontana dall’obiettivo dei promotori. Un trader spiega che il fatto che il prezzo oggi sia sotto quello di Opa suggerisce che molti investitori potrebbero anche decidere di aderire all’ultimo e quindi il mercato sconta che l’offerta abbia successo. Ricorda poi che se l’Opa fallisce c’è il diritto di recesso per la fusione con la holding che sarebbe a un prezzo più basso di quello dell’offerta, dice un trader.

Per restare nel comparto lusso, spunti su MONCLER che balza del 4,5% in attesa dei risultati domani. In un incontro l’AD, Remo Ruffini ha definito il trend delle vendite di ottobre “ottimo”.

Giù JUVENTUS (-1%). Il club ha confermato di aver ricevuto un avviso di garanzia da parte della Procura di Torino e rimane convinta di avere operato “nel rispetto delle leggi e delle norme” che disciplinano la redazione di bilanci.

(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro)