Borsa Milano in calo con Europa, scende ancora Tim, giù banche

MILANO (Reuters) – Piazza Affari apre la seduta con tono debole e poi peggiora, in sintonia con le altre borse europee, in un mercato che frena il passo dopo il lungo rally di inizio anno.

I timori sulle politiche monetarie delle banche centrali, il delicato contesto geopolitico con la guerra in Ucraina che sta per iniziare il suo secondo anno e i forti guadagni già registrati dai listini azionari europei sono tra i fattori principali che impongono agli investitori estrema cautela e un atteggiamento di ‘risk-off’.

I contrastanti dati Pmi flash di Germania e zona euro hanno appesantito gli scambi.

Nel pomeriggio sono attesi anche gli indici Pmi degli Stati Uniti che potrebbero offrire nuovi segnali in attesa degli appuntamenti di rilievo dei prossimi giorni per l’economia Usa: i verbali dell’ultimo meeting Fed che verranno diffusi domani e, più importante, il dato sul Pce ‘core’ di febbraio in agenda venerdì.

Intorno alle 10,15 il FTSE Mib perde l’1,14%.

Tra i titoli in evidenza:

Telecom Italia anche oggi in lettera, con un calo del 2,7%, scontando la forte incertezza attorno all’attesa controfferta sulla rete da parte di Cdp e Macquarie, mentre si avvicina il Cda del 24 febbraio chiamato a valutare l’offerta di Kkr.

Nexi perde il 2,6% in linea con la debolezza della concorrente francese Worldline che ha annunciato risultati del quarto trimestre sopra le attese ma una guidance sul 2023 senza sorprese.

Bancari deboli in un settore che a livello europeo risente del cauto outlook offerto dal colosso bancario Hsbc. Sul listino milanese Unicredit perde il 2%, Bper l’1,7% Intesa Sanpaolo l’1,3%. Mediobanca in calo dell’1% mentre Deutsche Bank ha tagliato il giudizio a “sell” da “hold” ritenendo che i ricavi dell’istituto abbiano poco spazio per una ulteriore accelerazione nei prossimi due anni. Mps, molto volatile, annulla gli iniziali forti rialzi e avanza di un modesto 0,7%.

(Andrea Mandala, editing Francesca Piscioneri)