Apre in positivo la Borsa di Milano. Le borse europee viaggiano intorno la parità o leggermente in negativo. Ottimo risultato Indice dei beni personali in Italia.
La Borsa di Milano, con l’indice FTSE MIB guadagna lo 0,27% aprendo la settimana in positivo. Stesso andamento iniziale per le borse europee, che poi perdono alcuni punti percentuali con il passare delle ore.
In questo momento sono in positivo, oltre a Piazza Affari, la Borsa di Lisbona e la Borsa di Madrid.
Questi gli andamenti delle principali borse europee, al momento della pubblicazione.
Per quanto riguarda i dati macroeconomici europei, da segnalare in Germania i dati positivi provenienti dal commercio al dettaglio.
Le vendite reali del mese di novembre 2018 indicano un incremento dell’1,4% su base mensile, ed è nettamente superiore a quello previsto dagli analisti: +0,4%.
Le borse asiatiche hanno chiuso tutte in positivo, alcune delle quali con guadagni interessanti che aiutano le rispettive borse a guadagnare terreno dopo le perdite di fine anno e di inizio 2019.
Includiamo anche i risultati positivi della Borsa di Sydney, il cui indice principale ASX All Ords ha chiuso in positivo dell’1,19%.
Da segnalare anche il buon andamento dello spread Btp Italia – Bund a 10 anni.
Le ultime rilevazioni indicano il differenziale Btp – Bund a 269,8 punti base: in leggero aumento rispetto ai 265 punti base delle prime ore del 7 gennaio 2019.
In netto rialzo alla Borsa di Milano l’indice dei beni personali italiano che in avvio migliora di 1.068 punti rispetto alla chiusura di venerdì.
Bene il +1,51% che fa registrare Digital Bros. Ma sono in rialzo anche OVS del +5,46% e Brunello Cucinelli in risalita del +2,13%. Ramo benessere spicca Technogym con un più 1,47%; mentre Elica è al +4,71%.
Tra i casalinghi, reparto cucina, Bialetti Industrie si distingue per un bel +2,20%.
I beni per la casa in Italia sono in contro tendenza rispetto al resto dell’Europa, dove i titoli sono in negativo.
Mentre dalla finanza arrivano dati positivi sulle azioni delle aziende che traggono il loro profitto dalla vendita dei beni personali, a fare da contrasto giungono i dati Istat sul potere d’acquisto delle famiglie.
I dati appena pubblicati indicano che nel terzo trimestre del 2018 il rapporto deficit/Pil è migliorato appena dello 0,1%, rispetto allo stesso trimestre del 2017.
I dati indicano una pressione fiscale sulle famiglie del 40,4% medio e in leggero aumento (appena 0,1%).
Così l’incremento del reddito delle famiglie è di appena il +0,1%: l’inflazione, seppure contenuta, ha avuto il suo effetto negativo sui portafogli.
I dati Istat indicano che le imprese hanno generato meno profitti. La quota dei profitti sul valore aggiunto delle società non finanziarie è diminuita dello 0,9% attestandosi al 41,4% rispetto al precedente trimestre.
Aumenta dello 0,1%, invece, il tasso di investimento delle società non finanziarie: 22,2%.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.