Pubblicita'
Pubblicita'

Bitmain, probabile una IPO negli USA. Deutsche Bank sponsorizza in segreto

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Oct 30, 2019, 08:55 UTC

Bitmain, è probabile una IPO negli USA. La banca tedesca Deutsche Bank sponsorizza in segreto l'iniziativa secondo le indiscrezioni di stampa trapelate oggi.

Bitmain

L’industria cripto fa gola alle banche e Deutsche Bank, che sta vivendo un periodaccio non da poco, ha bisogno disperato di nuovi sbocchi. Si potrebbe spiegare così il motivo che spinge la grande banca tedesca a sostenere la presunta IPO negli Usa di Bitmain. Secondo le informazioni fornite da The Block Crypto, Bitmain avrebbe già depositato in forma riservata la documentazione necessaria presso la U.S. Securities and Exchange Commission (SEC).

La notizia è rimbalzata dalla Cina agli Usa attraverso un sito cinese, non sono noti i dettagli della IPO, ma Bitmain in giugno aveva avviato una esplorazione negli USA per raccogliere tra i 300 e i 500 milioni di dollari dagli investitori. Non molto rispetto al precedente piano da 3 miliardi di dollari, sottoposto come IPO presso la Borsa di Hong Kong (HKEX) a marzo e poi scaduta.

Bitmain alla disperata ricerca di investimenti

Bitmain, uno dei maggiori produttori di dispositivi hardware per il mining delle criptovalute è quindi alla disperata ricerca di investimenti per proseguire la sua avventura nel settore del mining e per restare protagonista nell’industria delle criptomonete ed oltre.

Giusto ieri Bitmain aveva annunciato il suo piano di ristrutturazione aziendale, che ha portato alla estromissione del cofondatore Micree Ketuan Zhan da qualsiasi carica esecutiva. La decisione è stata presa dall’altro cofondator,e Jihan Wu, il quale avrebbe inviato una immediata comunicazione al personale dell’azienda informandolo di non dover più prendere direttive da Zhan, pena il licenziamento.

Un clima incandescente in casa Bitmain ma che andrebbe raffreddato perché gli ASIC, come noto, alle alte temperature rendono meno come qualsiasi apparato elettronico.

Bitmain rivaleggia con Canaan Creative

La rivale di Bitmain, Canaan Creative, ha richiesto l’avvio delle procedure legali per istituire una IPO negli Usa da 400 milioni di dollari Usa.

La mossa di Bitmain di richiedere una IPO di pari entità negli Usa, si potrebbe leggere quindi anche come un tentativo di ostacolare il rivale Canaan Creative, dal momento che anche quest’ultima aveva avviato le procedure per una IPO presso la Borsa di Hong Kong lo scorso anno, poi scaduta.

Tuttavia la ricerca di fondi per sostenere la ristrutturazione sembra l’ipotesi più accreditata.

Bitmain ha assunto un esperto del Nasdaq

Che Bitmain sia seriamente intenzionata a ottenere le autorizzazioni dalla Sec per istituire una IPO, lo confermerebbe l’assunzione di Zheng Hua, ex Nasdaq Cina, come consulente della compagnia.

L’ingresso di Hua nello staff dovrebbe facilitare il listing di Bitmain presso una Borsa degli Stati Uniti.

Oltre il mining c’è l’intelligenza artificiale

Diversificare è meglio e Bitmain lo ha fatto inserendosi nel settore dell’intelligenza artificiale. Sì perché l’IA non è solo algoritmi ma anche hardware dedicato, come i processori per il deep learning Tensor computing processor (TPU) implementati nei server a intelligenza artificiale Sophon SA5.

Per ora questo hardware è destinato ad applicazioni a carattere scientifico, o per la gestione della sicurezza nelle città (riconoscimento facciale degli individui), ma chissà che in futuro non avremo nelle nostre case computer con processori deep learning che apprendono per noi e gestiscono per noi molte attività.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'