Bitcoin – Torna a muoversi in un range ristretto, ciò potrebbe causare problemi ai tori

Venerdì, il Bitcoin ha ceduto l’1,26%, chiudendo la giornata a 3.675,7$ e segnando la fine della più lunga sequenza di guadagni dall’inizio dell’anno.

Il segno meno del venerdì ha ridotto i guadagni della settimana al 2,36%, mentre il rally del lunedì, 4,41%, le ha permesso un parziale recupero della pesante perdita della settimana precedente, quando la criptovaluta perse il 13,9% per un valore unitario di 3.500$ ma soprattutto fallì l’aggancio ai 4.000$.

Venerdì è stata una giornata relativamente ribassista che ha visto la criptovaluta scivolare da un massimo intraday di inizio giornata, 3.723,9$, al minimo intraday durante il primo pomeriggio, 3.652,4$, riuscendo comunque a trovare sostegno successivamente. Le mosse durante la giornata hanno lasciato i principali livelli di resistenza e supporto non testati, con il Bitcoin che ha visto scambi all’interno di una fascia particolarmente ristretta.

Lo spread tra il massimo d’inizio giornata e il minimo del pomeriggio è stato di soli 71,5$, il secondo dell’anno sotto i 100$, il range più piccolo dell’anno è stato registrato un sabato, con un differenziale di 67,4$ tra massimo e minimo di giornata.

Si è parlato molto del ritorno di scambi in range ristretti, ampiezze inferiori ai 100$ erano state prevalenti ad ottobre e novembre dello scorso anno, il 18 novembre, 92,6$, era stato l’ultimo range al disotto dei 100$ del 2018, il Bitcoin si attestava sui livelli dei 5.600$.

Se la storia è qualcosa su cui fare affidamento, dal massimo di giornata del 18 novembre, 5.745,6$, è crollato verso il minimo di giornata del 15 dicembre a 3.215,2$, registrando una perdita del 44% e concludendo un triste anno per i tori del Bitcoin.

Intervalli ristretti provocano inversioni di tendenza e, con la mancanza di notizie positive ad attirare nuovi investitori, potrebbe verificarsi un’altra scivolata, in particolare l’attesa decisione della SEC sui 9 ETF sul Bitcoin probabilmente non verrà resa nota a febbraio, il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti ha colpito anche lei.

La SEC avrebbe dovuto esprimersi il 24 febbraio, ma con i pochi progressi delle regolamentazioni e una serie di questioni chiave ancora da risolvere, inclusa la pratica della manipolazione dei prezzi, il blocco delle attività amministrative potrebbe essere una benedizione per i tori del Bitcoin.

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Al momento della stesura, il Bitcoin è salito dello 0,29% a 3.686,2$; il massimo, 3.690$, e il minimo, 3.673,9$, della mattina lasciano non testati i livelli di resistenza e supporto, per quello che è stato un altro inizio di giornata in un range contenuto.

Se durante la mattinata la criptovaluta dovesse mantenersi su livelli dei 3.680$ potrebbe avere il sostegno per un ritorno a livelli dei 3.700$ e portare in gioco il primo livello di resistenza a 3.715,6$. Sarebbe necessario un sostegno dal mercato più ampio per vedere il Bitcoin raggiungere il secondo livello di resistenza a 3.755,5$, mentre è probabile che non supererà i 3.800$; venerdì, la tendenza al ribasso dei massimi intraday ha raggiunto il quarto giorno consecutivo.

Se non dovesse mantenersi sui 3.680$, potremmo assistere a delle vendite nel corso della giornata, con un calo verso il primo livello di supporto a 3.644,10$ che porterebbe in gioco il secondo livello di supporto a 3.612,50$ e i livelli inferiori ai 3.600$ prima di qualsiasi ripresa.

Per i tori del Bitcoin sarà necessario una rottura dei 3.800$ per invertire il sentiment del mercato più ampio, ma più a lungo si protrarranno i movimenti in range ristretti e più sarà difficile…