Banca Popolare di Bari. Soci approvano iniziative strategiche

I soci della Banca popolare di Bari approvano il bilancio del 2018, l’assemblea composta da oltre due mila soci presenti, ha approvato un 2018 non roseo per l’istituto bancario pugliese. Pochi i voti contrari, ma le perdite pari a 420,16 milioni di euro significano una perdita netta del patrimonio di ben il 54% rispetto al bilancio del 2017.

L’assemblea ordinaria e straordinaria della Banca popolare di Bari si sono riunite in prima convocazione sabato 20 luglio e in seconda convocazione domenica 21 luglio.

Eletti anche i sei nuovi consiglieri di amministrazione della banca barese, ed i componenti del collegio sindacale, mentre il presidente Marco Jacobini fa sapere che lui non si dimette, ma resta al suo posto.

Il nuovo cda ha già delineato una strategia per risanare i conti della banca ed uscire da questa condizione oggettivamente non felice.

Le iniziative strategiche messe sul tavolo faranno corpo unico con il nuovo Piano industriale 2019 – 2023 già approvato a gennaio del 2019. Sono due le operazioni che la Banca popolare di Bari intende effettuare entro l’anno:

1. cartolarizzazione sintetica tranched covered su portafogli di crediti in bonis;
2. cessione della partecipazione di controllo della Cassa di risparmio di Orvieto.

L’assemblea straordinaria ha poi valutato le proposte di modifica allo Statuto sociale, in riferimento agli articoli che riguardano le deleghe di poteri e gli adempimenti inerenti e conseguenti.

Banca popolare di Bari a rischio come Banca Carige?

Un default sul bilancio precedente del 54% non è poca cosa, e se la banca ha evitato il default lo deve a una legge del governo che ha consentito all’istituto di credito pugliese di spostare alcune poste di bilancio (lo riporta La Repubblica).

Sempre la Repubblica riporta che ci sono inchieste in corso della procura di Bari per truffa, false comunicazioni agli organi di vigilanza. Inoltre la Consob e la Banca d’Italia hanno avviato ispezioni non ancora terminate per comprendere come si sia potuti giungere a tale punto.

Il presidente Jacobini intende lavorare tantissimo per salvare la banca ed evitare la stessa sorte toccata a Banca Carige ad inizio anno, in cui migliaia di dipendenti rischiano il posto di lavoro.

Il valore delle azioni Banca popolare di Bari

La crisi della Banca, ha causato la svalutazione significativa del valore delle azioni della Banca popolare di Bari, tanto da impedire a molti soci di collocare in vendita sul mercato le azioni possedute.

Il titolo si vende sul mercato secondario Hi-Mtf e in pochi anni è passato da 9,5 euro ad azione a 2,38 euro ad azione, un calo drammatico che ha causato, ad una parte degli azionisti, perdite significative del proprio investimento.

La banca era, però, intervenuta con un fondo compensativo da 3,5 milioni di euro per risarcire gli azionisti colpiti così duramente. Questo fondo è stato istituito come borsa da cui attingere durante la procedura di conciliazione avviata dalla banca in accordo con le associazioni dei consumatori riunitesi nel Comitato per la tutela degli azionisti.

L’accordo non aveva messo tutti d’accordo perché i risarcimenti andavano da 5 mila euro a 50 mila euro ad azionista, in base alla strada percorsa dall’azionista stesso per richiedere il risarcimento.

I contestatori dell’accordo facevano notare che esso avrebbe coperto solo una piccola porzione dei 70 mila azionisti e non teneva conto di molti altri fattori.