L’ultima seduta della settimana per il nostro FTSE MIB si è chiusa in rialzo seguendo il trend settimanale ma con qualche difficoltà per il settore bancario con Unicredit mentre Intesa Sanpaolo tiene meglio.
Settimana negativa per Unicredit (UCG), che ha chiuso con un ribasso del -2,44%, con ottobre a -1% e attualmente quota 63,84€. Il calo segue il -2,38% di settembre, segnalando una fase di correzione moderata dopo la forte spinta rialzista dei mesi precedenti. Nonostante il rallentamento, il bilancio da inizio 2025 resta ampiamente positivo, con un guadagno del +65%, tra i migliori del comparto bancario.
Sul grafico weekly allegato è evidente come UCG si stia avvicinando al primo supporto dinamico in area 64€. Questo livello che nelle ultime settimane ha sostenuto il prezzo.
Dopo il massimo annuale toccato ad agosto a 69,82€, UCG mostra una progressiva perdita di momentum con minimi e massimi decrescenti. Il supporto principale di breve periodo passa a 62,18€, punto tecnico decisivo per il mantenimento della struttura rialzista di medio termine.
Sotto questa soglia, i successivi livelli di attenzione si collocano a 58,54€, più distanti ma significativi in caso di ulteriore debolezza. Al rialzo, solo un ritorno stabile sopra 66€ restituirebbe forza al trend. Il quadro generale resta comunque positivo, con impostazione di fondo ancora orientata verso l’alto.
L’azione di Intesa Sanpaolo (ISP) ha registrato nella settimana il nuovo massimo annuale a 5,736€. Il progresso su base weekly dello 0,86%. Il prezzo di ISP è tornato sui livelli di gennaio 2007, segnando un traguardo storico dopo 19 anni. L’impostazione resta solida anche nel quadro mensile, dove ISP continua a costruire massimi crescenti, mentre Unicredit mostra una fase di ritracciamento.
Intesa segna inoltre il terzo mese consecutivo in rialzo e da inizio anno registra un guadagno del +45%, confermandosi uno dei titoli bancari più forti del listino. In questo contesto positivo, il movimento può puntare all’area di resistenza compresa tra 5,80€ e 6€. Sul lato opposto, il primo supporto di rilievo di ISP passa in zona 5,23€, livello da monitorare in caso di correzioni tecniche.
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