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Una Finestra sull’Europa: Il Coronavirus Arresterà Piazza Affari?

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Feb 24, 2020, 06:56 UTC

Il Coronavirus è giunto in Italia e si attende adesso la reazione delle borse, con la Consob pronta a monitorare Piazza Affari. Gli effetti di breve periodo sull'economia non sono facilmente ipotizzabili, mentre si spera che l'isolamento possa impedire la diffusione in altre regioni.

Borsa di Milano

Il Coronavirus arresterà Piazza Affari? Nella fine della scorsa settimana l’epidemia cinese ha raggiunto l’Italia. I primi casi accertati nella giornata di venerdì sono incrementati esponenzialmente fino a superare quota 150 infetti.

L’epicentro resta in Lombardia e nel Veneto, ma sono stati già accertati casi anche in Emilia Romagna, Piemonte e Lazio.

Gli effetti di breve periodo per l’economia italiana non sono facilmente prevedibili, ma alla riapertura odierna l’impatto non sarà certo trascurabile, soprattutto considerando che Lombardia e Veneto, da sole, valgono il 31% del PIL italiano (le imprese di Codogno e Casalpusterlengo fatturano circa 1,5 miliardi di euro l’anno) e circa il 40% delle esportazioni del Paese.

Numerose anche le fiere e gli eventi cancellati a Milano, con scuole e università chiuse per rispettare le recenti disposizioni del sindaco.

I primi effetti saranno già visibili da oggi, con la mancata riapertura di numerosi uffici, industrie e negozi nelle aree isolate con il Decreto d’urgenza del Governo, ma gli occhi restano puntati su Piazza Affari e sulle conseguenze del Coronavirus per l’euro.

Cosa attendersi da Piazza Affari

Secondo alcune indiscrezioni, nella giornata di oggi la Consob potrebbe decidere di monitorare la situazione per eventualmente sospendere le contrattazioni in caso di speculazioni al ribasso.

Dopo la seduta di venerdì scorso poco fortunata per Piazza Affari (che nonostante le ottime performances della settimana perdeva più di tutte le altre borse europea) si attende adesso un impatto ben più rilevante sull’indice italiano, per via del calo dei ricavi di molte società, a partire dagli industriali fino alle esportatrici. Una migliore tenuta dovrebbero invece avere le aziende attive nel settore delle utilities.

Intanto, il Coronavirus è stato anche tema di discussione al G20, con il Fondo Monetario Internazionale che ha ridimensionato le stime sulla crescita a livello globale al 3,2%, dello 0,1% in meno.

Lo scenario su cui si basa l’attuale stima prevede però una ripresa nel secondo trimestre del 2020, nella speranza che l’epidemia non raggiunga altri Paesi europei.

La scorsa settimana in breve.

La scorsa settimana, limitando l’analisi esclusivamente ai principali dati macroeconomici, ha visto come protagonista in Asia il PIL giapponese, in netto calo per via del Coronavirus e per l’aumento dell’IVA. Si parla di un crollo del -6,3% su base annua.

In Germania, dopo i dati della settimana precedente, l’indice Zew è sceso dai 26,7 punti del mese scorso a 8,7 punti, mostrando in breve la perdita di fiducia degli investitori tedeschi.

Gli USA si sono mantenuti dapprima solidi, portando l’euro al minimo di due anni e mezzo contro il dollaro. Tuttavia, nella fine della settimana sono stati divulgati i dati sull’indice Markit PMI per servizi e manifattura, da cui emerge un netto rallentamento diffuso della crescita.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Numerosi gli appuntamenti con il calendario economico questa settimana, sempre con un occhio puntato all’emergenza Coronavirus in Italia.

Dalla Cina giungeranno i dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio, che certamente avranno una vasta eco. Nella giornata di oggi in Europa si attendono invece i dati IFO tedeschi e domani i risultati sul PIL su base annuale.

Dalla Francia, invece, in arrivo gli indici business climate e consumer confidence, che per l’Italia saranno rivelati giovedì. Nello stesso giorno, la Spagna presenterà gli indicatori dei prezzi al consumo su base mensile e annuale.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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