S&P 500: il downgrade di Moody’s e il picco dei rendimenti pesano su Tesla, Walmart e sui titoli tecnologici

S&P 500 Futures in calo: il downgrade di Moody’s e l’aumento dei rendimenti frenano l’appetito per il rischio

I future sulle azioni statunitensi sono crollati nelle prime ore di lunedì, trainati da un forte calo dei titoli tecnologici, mentre i trader reagivano al downgrade della valutazione creditizia degli Stati Uniti operato da Moody’s. La mossa ha fatto impennare i rendimenti dei titoli del Tesoro, esercitando ulteriore pressione sugli asset a rischio. I future sul Dow sono scesi di 264 punti, ovvero dello 0,6%, mentre i future sull S&P 500 e sul Nasdaq-100 hanno perso rispettivamente l’1,1% e l’1,5%.

L’agenzia di rating ha abbassato di un gradino il rating sovrano degli USA, portandolo a Aa1, citando preoccupazioni per l’allargamento dei disavanzi di bilancio e le difficoltà di rifinanziare il debito esistente in un contesto con tassi di interesse elevati.

Il rendimento dei titoli del Tesoro a 30 anni ha superato il 5% e quello a 10 anni ha oltrepassato il 4,5%, livelli che in precedenza avevano frenato l’andamento delle azioni e aumentato i costi di finanziamento in tutta l’economia. Pur essendo in gran parte simbolico, il downgrade accentua le preoccupazioni del mercato riguardo alla sostenibilità della politica fiscale statunitense.

I rendimenti crescenti dei titoli del Tesoro sono il nuovo ostacolo per il mercato?

L’azione di Moody’s evidenzia problematiche strutturali nel mercato dei titoli del Tesoro, con rendimenti più elevati che riducono la domanda di asset più rischiosi. “Il fattore fondamentale della minore domanda estera e del crescente indebitamento resta invariato”, ha dichiarato Peter Boockvar di Bleakley Financial Group. Rendimenti elevati incidono direttamente sui prestiti a consumatori e imprese, rallentando potenzialmente l’attività economica ed erodendo i margini societari.

Il recente allentamento delle tensioni commerciali aveva sollevato il sentiment degli investitori, con i principali indici che la scorsa settimana registravano forti guadagni. Tuttavia, l’impennata dei rendimenti di lunedì riaccende i timori che costi di indebitamento più alti possano compromettere la ripresa dello slancio di mercato.

Quali titoli tecnologici guidano la svendita?

I titoli tecnologici sono stati i più colpiti nel pre-mercato. Tesla è scesa del 4% dopo il lancio di un SUV concorrente da parte del cinese Xiaomi. Anche Palantir ha perso il 4% e Nvidia ha registrato un ribasso di quasi il 3% nonostante l’annuncio di un nuovo programma di integrazione dei chip. Netflix ha subito un calo dell’1,8% a seguito del downgrade di JPMorgan, che ha evidenziato preoccupazioni sulla valutazione dell’azienda.

Come reagiscono i titoli dei settori consumer e retail?

Walmart è scesa del 2% dopo che il Presidente Trump ha affermato che il rivenditore avrebbe dovuto assorbire le tariffe invece di aumentare i prezzi. Le azioni di Alibaba sono scese del 2% dopo notizie secondo cui gli Stati Uniti solleverebbero preoccupazioni sull’utilizzo della tecnologia AI di Apple in Cina. Reddit ha crollato del 7% dopo che Wells Fargo ha declassato il titolo, citando una distruzione a lungo termine causata dai motori di ricerca potenziati dall’intelligenza artificiale.

Ci sono guadagni notevoli?

Nel settore energetico, TXNM Energy è salita del 9% dopo aver accettato l’acquisizione da parte dell’unità infrastrutturale di Blackstone a 61,25 USD per azione. UnitedHealth ha guadagnato il 4%, riprendendosi dopo una sostanziale perdita la scorsa settimana, legata a cambiamenti nella direzione aziendale e a indagini del DOJ. Bath & Body Works è salita leggermente dopo l’annuncio della nomina di un nuovo CEO a seguito della sostituzione di Gina Boswell.

Cosa dovrebbero monitorare i trader?

I trader sono ora concentrati sui prossimi dati economici e sui commenti della Federal Reserve, elementi che potrebbero influenzare le previsioni sui tassi a breve termine. Il downgrade e l’aumento dei rendimenti potrebbero aumentare la pressione sulla Fed per considerare i rischi alla stabilità finanziaria. Per il momento, la persistenza di rendimenti elevati potrebbe limitare il potenziale rialzista delle azioni, in particolare nei settori sensibili alla crescita.

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