Prezzi Petrolio Greggio: WTI in Calo Per i Colloqui in Medioriente. Proiezioni Short a 1-2 Sedute.

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, stanno attraversando in avvio di settimana una fase di arretramento con minimi relativi toccati quest’oggi a 82.50. Questo mercato risulta in fase correttiva sin dai massimi raggiunti durante la settimana dell’8 aprile a quota 87.67. Come evidenziato dal grafico a candele settimanali, tali massimi erano arrivati al culmine di una fase di rally rialzista avviatasi a metà dicembre e che aveva raggiunto una dimensione complessiva di poco inferiore al +30%. 

La correzione ancora in corso ha finora toccato un’estensione del -7.95% che la rende ancora compatibile con la presenza di uno scenario rialzista di fondo. Solo l’eventuale cedimento di quota 78.95/79.00 potrebbe determinare l’interruzione di tale scenario e imporne una revisione.

Allo stato attuale consideriamo ancora la fase di debolezza in atto come occasione tecnica di acquisto per posizioni di lungo periodo, che puntino a nuovi ritorni dei valori nell’area fra 93.50/94.90 durante i mesi estivi. Mentre scriviamo il contratto future Light Crude Oil consegna 06/24 viene passato di mano a 83.01 dollari, in calo del -0.98% su base giornaliera.

Dialogo fra Hamas e Israele Pesa sul Petrolio

La discesa odierna del petrolio è stata determinata anche dai colloqui per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che si stanno tenendo al Cairo. Il rinnovato dialogo fra le due fazioni ha attenuato i timori di un ampliamento del conflitto in Medio Oriente e i dati sull’inflazione negli Stati Uniti hanno offuscato la prospettiva di un imminente taglio dei tassi di interesse. 

“Con poche altre notizie fresche, il possibile raffreddamento dell’ambiente di Gaza fa scivolare i prezzi del petrolio”, ha dichiarato John Evans del broker petrolifero PVM. I mercati stanno tenendo d’occhio anche la possibile revisione della politica monetaria della Federal Reserve statunitense del 1° maggio, che potrebbe indicare la prossima direzione sulle decisioni relative ai tassi di interesse. “Il linguaggio e le previsioni saranno analizzati da tutti gli operatori di mercato”, sostiene Evans.

Gli investitori stanno valutando con cautela una maggiore probabilità che la Fed possa aumentare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale quest’anno e il prossimo, dato che l’inflazione e il mercato del lavoro rimangono resistenti. L’inflazione mensile statunitense è aumentata moderatamente a marzo, frenando le aspettative di un taglio dei tassi nel prossimo futuro. Un’inflazione più bassa avrebbe aumentato la probabilità di tagli dei tassi, che tendono a stimolare la crescita economica e la domanda di petrolio.

Quadro Tecnico a 1-2 giornate

Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia il raggiungimento nel corso del pomeriggio di minimi a quota 82.50, da cui sta salendo proprio mentre scriviamo un rimbalzo. Le resistenze che mantengono attiva la fase di discesa sono poste a 83.38 e 83.67. Entrambe, fra stanotte e l’intera sessione di domani 30 aprile, costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di estensione del rimbalzo in atto.

Le aspettative sono di discesa fino a 82.12, attuale obiettivo. Al raggiungimento di questo livello sarà necessario attendere indicazioni dei prezzi prima di aggiornare di nuovo lo scenario. Il segnale tecnico a 1-2 giornate è short su ritorni alle resistenze, in ogni caso da prezzi non inferiori a 83.08. Lo stop scatterebbe solo dopo un’eventuale chiusura su grafico a 30 minuti superiore alla resistenza principale di quota 83.67.

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