Prezzi Petrolio Greggio: Lieve Arretramento su Voci di Accordi con Hamas

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno avviato la settimana in arretramento rispetto al picco raggiunto venerdì scorso a quota 87.63. I valori si sono spinti quest’oggi al ribasso fino a 84.69, senza tuttavia generare indicazioni di esaurimento della tendenza rialzista di fondo.

Il grafico a candele settimanali evidenzia come, sin dalla metà dello scorso dicembre, si stia sviluppando una fase di recupero che ha già raggiunto un’estensione complessiva di poco inferiore al +30%. L’arretramento odierno va considerato come probabile consolidamento del trend, per cui una sosta solo provvisoria in seno alla tendenza rialzista dominante. 

Solo l’eventuale violazione del supporto principale mensile, situato a quota 83.00, potrebbe imporre una revisione ribassista allo scenario. L’obiettivo “minimo” rialzista per le prossime 3-5 giornate è situato nella fascia fra 87.70/88.20, ove è posta la più vicina resistenza di breve periodo. Quando sono le 18:24 di lunedì 8 aprile, il contratto Future Light Crude Oil con consegna 05/24 viene passato di mano a 85.93 dollari, con un calo del -1.13% su base giornaliera.

Scende il WTI su Voci di Accordi con Hamas

I prezzi del petrolio sono scesi di oltre un dollaro al barile quest’oggi, interrompendo una serie consecutiva di sessioni al rialzo, dopo che Israele ha ridotto le sue truppe nel sud di Gaza e ha iniziato un nuovo ciclo di colloqui per il cessate il fuoco con Hamas. 

“L’annuncio di Israele di domenica ha ridotto in qualche modo il premio al rischio geopolitico,” secondo quanto riferisce l’analista di UBS Giovanni Staunovo, consultato da Reuters. Un funzionario di Hamas ha detto oggi che i colloqui con Israele rimangono in stallo, anche se un ministro israeliano in precedenza aveva descritto i colloqui come i più vicini ad un accordo da novembre. Il calo dei prezzi del petrolio dovrebbe tuttavia risultare modesto, almeno fino a quando non sarà chiaro come l’Iran risponderà al bombardamento del suo consolato in Siria. Teheran ha detto che si vendicherà su Israele per l’attacco aereo che ha ucciso due generali iraniani. 

Tra i fattori che influenzano le prospettive della domanda di petrolio, segnaliamo il rapporto sull’occupazione degli Stati Uniti di venerdì scorso, che ha evidenziato solide basi per l’economia USA nel primo trimestre. Questo potrebbe indurre la Federal Reserve a ritardare i tagli ai tassi di interesse. Questa settimana i dati principali in uscita riguarderanno l’indice dei prezzi al consumo USA.

Quadro Tecnico a 1-2 giornate

Il grafico a barre da 30 minuti ci consente di localizzare i livelli che, con riferimento alle prossime 1-2 giornate, sorreggono il segnale rialzista in vigore. Le aspettative sono di rialzo fino a 87.50, obiettivo situato appena sotto alla linea di resistenza passante per 87.65/87.73. Da quest’ultimo livello potrebbe in seguito scattare qualche provvisorio arretramento.

Possiamo già premettere che, una volta oltrepassata tale barriera tecnica, il primo obiettivo disponibile sarebbe già individuabile a 88.18. I supporti che sorreggono lo scenario sono situati a 85.76 e 85.11. Come ben visibile dal grafico, durante le ultime ore i valori si sono riportati a contatto con l’area compresa tra i due supporti, da cui già ora stanno tentando di ripristinare la spinta rialzista. Il segnale tecnico long verrebbe accantonato solo in caso di cedimento di quota 85.11, confermato da una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.