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Prezzi Petrolio Greggio: -9.41% in 3 Sedute, Omicron Spaventa i Mercati

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Dec 20, 2021, 19:36 UTC

Paura degli operatori per nuove restrizioni, il virus è fuori controllo.

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I prezzi del petrolio greggio, quotato in dollari al Nymex, stanno cercando di chiudere al recupero una seduta che è stata contrassegnata fino al tardo pomeriggio da pesanti vendite. L’oro nero era giunto a perdere alle 17.30 odierne fino al -5.93% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, in un contesto ribassista più ampio che perdura dal picco relativo del 16 dicembre a 72.99.

I prezzi in meno di tre sedute avevano lasciato sul terreno il -9.41% prima che scattasse il rimbalzo ancora in atto. Alle 19.38 CET il contratto future con scadenza a febbraio viene scambiato a 67.94, ancora in territorio negativo, con una perdita del -3.93% dalla chiusura di venerdì.

Omicron Dilaga e Spaventa i Mercati

La variabile che sta pesando maggiormente nei crolli degli ultimi giorni è quella relativa alla variante Omicron del covid-19. I casi sono in deciso aumento sia in Europa che negli Stati Uniti e, con essi, sale la preoccupazione degli operatori per l’imminenza di nuove restrizioni ad ostacolarne la diffusione. E’ chiaro infatti che qualunque misura restrittiva supplementare andrebbe ad impattare direttamente sulla domanda di carburante.

Sia il Brent che il WTI sono scesi ai livelli più bassi dall’inizio di dicembre. “Si tratta di una reazione puramente istintiva alla proliferazione del virus e alla paura che i blocchi possano diffondersi rapidamente”, ha affermato Andrew Lipow di Lipow Oil Associates a Houston.

I Paesi Bassi sono già entrati in isolamento domenica e, su diversi Paesi europei, esiste un’ampia probabilità che nuove misure anti-Covid vegano imposte prima delle vacanze di Natale e Capodanno. I funzionari sanitari degli Stati Uniti hanno esortato gli americani domenica a effettuare i richiami del vaccino, indossare maschere e fare attenzione se viaggiano durante le vacanze invernali.

La variante Omicron imperversa in tutto il mondo ed è destinata a prendere il sopravvento come ceppo dominante negli Stati Uniti. Nel frattempo, la conformità dell’OPEC+ ai tagli alla produzione di petrolio si è attestata al 117% a novembre, in aumento di 1 punto percentuale rispetto al mese precedente. Lo hanno riferito a Reuters due fonti del gruppo.

Il quadro tecnico per il Petrolio Greggio

Su grafico intraday a barre di 30 minuti possiamo localizzare a 69.05/69.25 la resistenza che mantiene attiva la pressione ribassista delle ultime 3 giornate. Sulla tenuta di tale livello poggiano aspettative di espansione del ribasso in settimana fino a 62.90/63.00, obiettivo principale, passando per un primo target intermedio a 64.60.

Nell’eventualità di rottura della resistenza, confermata da una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 69.25, potrebbe esserci spazio per un ulteriore ampliamento del recupero anche fino ai 70.85/71.15. Dubitiamo tuttavia che, almeno per il momento, il mercato disponga di sufficiente propulsione al rialzo per oltrepassare anche quest’ultima barriera tecnica.

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