Gas Naturale in stretta stabilizzazione nella sessione odierna. Nessuna indicazione di esaurimento del recupero. Nuovi obiettivi e supporti.
I prezzi del Gas Naturale, quotato in dollari al Nymex, hanno attraversato finora una sessione di stretta stabilizzazione, nel range compreso fra 2.604 e 2.694. Il contesto di fondo vede il mercato del gas in piena reazione a partire dai minimi del 22 febbraio scorso, toccati a quota 1.967. Il movimento si è per il momento interrotto dopo il picco raggiunto il 3 marzo scorso a 3.027, al culmine di un rialzo del +53.89%.
Questa settimana le quotazioni avevano innescato una correzione spingendosi fino ai minimi toccati ieri, martedì 7 marzo, a quota 2.506. Quando sono le 15:15 di mercoledì 8 marzo, il contratto future Natural Gas con scadenza ad aprile viene passato di mano a 2.638 dollari, con un calo del -1.86% da ieri.
Gli alleati occidentali hanno messo in guardia dal raggiungere conclusioni premature sui responsabili dell’esplosione dei gasdotti Nord Stream. La Germania ha suggerito che l’attacco potrebbe anche essere un’operazione “false flag” per incolpare l’Ucraina. Un rapporto del New York Times, che cita informazioni di intelligence esaminate da funzionari statunitensi, ha affermato martedì che un gruppo filo-ucraino potrebbe essere dietro le esplosioni. Esse erano divenute rapidamente un punto di rottura tra l’Occidente e la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina dello scorso anno.
Il rapporto, pur non indicando un coinvolgimento ufficiale dell’Ucraina, giunge in un momento in cui Kiev sta sollecitando gli alleati occidentali ad aumentare le forniture di armi di alto livello, per respingere le forze russe. Sono in corso indagini su cosa abbia causato la rottura dei gasdotti Nord Stream, che forniscono energia russa all’Europa. I Paesi occidentali ritengono che le esplosioni siano state intenzionali, ma non hanno ancora individuato con certezza i responsabili.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo constatare come i valori si siano portati, con i minimi relativi di oggi, a contatto con una zona di supporti che si stagliano a 2.611 ed a 2.578/585. Entrambi questi livelli costituiscono potenziali punti di ripartenza del rialzo. Ci aspettiamo nuove reazioni anche in caso di ulteriori arretramenti.
Le prospettive sono di recupero fino a quota 2.740 e quota 2.778, ove è posto l’attuale obiettivo principale. Lo scenario descritto avverrebbe interrotto da una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 2.578.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.