Il settore energia/utilities è quello del FtseMIB che, almeno sulla carta, promette meglio per il mese di novembre. Intanto il future sale.
Il contratto future sull’indice FtseMIB con scadenza 12/25 ha registrato oggi la quarta chiusura consecutiva in territorio positivo, in un contesto di rialzo che prosegue dai minimi del 17 ottobre scorso, toccati a 41080. Grazie al picco raggiunto quest’oggi a 42860, il recupero ha finora raggiunto un’estensione complessiva del +4.33%.
Osservando il grafico a barre settimanali si nota come il mercato stia sviluppando, a partire dai massimi di metà agosto, una fase di correzione laterale-ribassista, all’interno della quale l’ultimo minimo significativo è stato raggiunto proprio a metà ottobre sul già menzionato livello di 41080.
Il recupero in corso sta conducendo i valori verso la forte area di resistenza situata tra 43170/330, che rappresenta al momento l’orizzonte rialzista massimo alla portata degli scambi. Una volta intercettata quest’area, sarà indispensabile attendere segnali per valutare se sussistano le condizioni per un ulteriore ampliamento della forza del mercato.
In caso di tenuta della resistenza, l’attenzione dovrà concentrarsi sui supporti di quota 42400 e 42100/42200, che costituiscono i principali sostegni tecnici per eventuali estensioni rialziste nel corso del mese di novembre.
Nel corso del mese di ottobre l’indice italiano ha mostrato un buon momento, grazie in particolare a due ambiti trainanti: il settore energetico/petrolio & gas, che ha guadagnato terreno grazie a performance aziendali migliori del previsto e programmi di buy-back o investimenti annunciati; il settore industriale/difesa/aerospace, che si è avvantaggiato di iniziative legate agli appalti internazionali, collaborazioni e innovazione, spingendo alcune società del segmento a spiccare.
Il settore energia/utilities è quello che almeno teoricamente promette meglio per il mese di novembre: se il contesto internazionale resta volatile (prezzi dell’energia, tensioni geopolitiche, partecipazioni statali) quelle aziende che riescono a mostrare stabilità nei dividendi o crescita nei buy-back possono essere infatti risultare favorite.
Il settore bancario/servizi finanziari non è invece emerso in modo così chiaro come protagonista in ottobre, ma storicamente in Italia le banche reagiscono bene quando calano i tassi o migliora la fiducia economica e regolamentare. Se si confermassero segnali positivi per la crescita, questo comparto potrebbe senz’altro beneficiarne. Attenzione quindi alla riunione della BCE in programma per il giorno 30.
Sul grafico a barre da 30 minuti possiamo isolare i livelli di riferimento per il brevissimo periodo, validi cioè fino all’intera sessione di domani, 29 ottobre. Siamo in presenza di un segnale rialzista ancora attivo, sostenuto dai supporti di quota 42760/42780 e 42695/42710.
Entrambi i livelli, ma in particolare il primo, costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti tra stanotte e martedì 29. Lo scenario rimane rialzista con obiettivo a 42950, virtualmente raggiungibile entro 1–2 giornate. Possiamo già premettere che il punto di verifica immediatamente superiore andrebbe ricercato tra 43070 e 43100.
Il segnale tecnico è long sfruttando eventuali riavvicinamenti ai supporti, con stop in violazione di 42695. In caso di stop sarebbe necessario intervenire con nuovi aggiornamenti per lo scenario intraday.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.