I compratori hanno ripreso fiducia dopo quasi un -90% dai massimi per il prezzo di Ethereum (ETH).
I prezzi dell’Ethereum (ETH) sono impegnati da lunedì 20 scorso in un tentativo di consolidamento nei confronti del dollaro americano, con quotazioni che – nel corso di questa settimana – si sono limitate a cambiare ripetutamente direzione nel range fra 1043 e 1190/92.
Il movimento è inserito in un contesto di rimbalzo che ha visto il mercato ritrovare fiducia dopo i minimi del 18 giugno toccati a quota 880.78. Il raggiungimento di tali minimi costituisce (almeno fino ad oggi) l’ultimo capitolo del romanzo ribassista che questa crypto sta scrivendo a partire dai massimi dello scorso novembre, toccati a quota 4866.
Le dimensioni complessive del ribasso hanno ormai sfiorato il -82% ed hanno ricondotto i corsi su livelli che non si vedevano da gennaio 2021.
In seno a questo prolungato ed intenso periodo di ribasso, già in altre precedenti tre occasioni ETH aveva fatto registrare recuperi di dimensioni superiori al 25%, nessuna delle quali, però, era stata sufficiente a re-innescare una tendenza rialzista duratura.
Ciò che colpisce di questo quarto tentativo è la rapidità con il quale si è sviluppato, con un +35.28% misurato in meno di quattro sedute, da sabato 18 scorso fino a martedì 21 scorso. Dobbiamo tuttavia rilevare che non sono state rotte finora resistenze tecniche degne di nota in relazione alla tendenza dominante, che rimane quindi ribassista.
Su grafico a barre da 30 minuti è ben visibile l’azione dei prezzi che si è sviluppata dopo il raggiungimento dei minimi di sabato 18. Il mercato dopo i massimi di martedì 21 ha avviato una fase di leggero arretramento lasciando dietro a sé due nuove resistenze, quota 1156.5/65.5 e quota 1233.0/40.0, ove consideriamo siano attualmente concentrati i venditori.
Le proiezioni forniscono obiettivi ribassisti a 970.0 e 911.0/919.0. Fino a raggiungimento almeno del primo obiettivo, entrambe le resistenze costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi.
Da un punto di vista del rapporto rischio/beneficio, sarebbe preferibile seguire il mercato con posizioni ribassiste solo su riavvicinamenti almeno alla prima resistenza, da prezzi in ogni caso non inferiori a 1117.0. Lo scenario verrebbe annullato in caso di rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1240.0.