Cross EURUSD alla quinta giornata di rialzo. Le condizioni tecniche per aspettarsi nuovi massimi a novembre.
I prezzi del cross EURUSD si stanno avviando a completare la quinta giornata consecutiva di recupero, a partire dai minimi relativi toccati lo scorso 22 ottobre a quota 1.1576. Il grafico a barre settimanali mostra l’andamento del cambio a partire dai minimi registrati nel mese di gennaio, a 1.0177. Dopo un rialzo del 17.11%, il mercato ha avviato una fase correttiva che ha portato alla formazione di un doppio minimo su grafico settimanale, realizzatosi nella prima metà di ottobre a 1.1542.
Non ci sono ancora indicazioni chiare di una ripresa definitiva del rialzo, poiché l’intera area compresa fra 1.1510/1.1530 (supporto) e 1.1740/1.1755 (resistenza) è da considerare zona di stabilizzazione, ancora soggetta a possibili cambi di tendenza nel corso delle prossime 5–10 giornate. Solo dopo una chiusura daily superiore a 1.1755 sarebbe possibile fissare proiezioni su nuovi massimi, oltre quelli di settembre.
Il cambio euro-dollaro attraversa una settimana potenzialmente movimentata in vista della riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea, in calendario per il 30 ottobre 2025. L’incontro del Consiglio direttivo rappresenta un passaggio cruciale per i mercati valutari, perché qualsiasi segnale — anche solo implicito — di modifica dei tassi d’interesse o del tono della forward guidance, può influenzare in modo immediato la direzione dell’euro.
Il destino del cambio resta legato anche ai dati macroeconomici americani, in particolare a quelli sull’inflazione (CPI) e sull’andamento generale dell’economia. Se i numeri dovessero risultare solidi, rafforzando l’idea che la Federal Reserve manterrà una linea più rigida sui tassi, il dollaro potrebbe continuare a guadagnare terreno, esercitando nuova pressione al ribasso sull’EUR/USD.
A tutto ciò si sommano variabili geopolitiche e finanziarie non trascurabili: le tensioni commerciali tra Stati Uniti ed Europa, i differenziali di rendimento tra i titoli di Stato dei due blocchi economici e l’umore degli investitori nei confronti del rischio globale. Nei momenti di incertezza, infatti, il dollaro tende a rafforzarsi per il suo ruolo di valuta rifugio.
Sul grafico a barre da 30 minuti seguiamo il progressivo innalzamento dei supporti di brevissimo periodo, attualmente concentrati nella stretta area fra 1.1644/1.1650. Ci aspettiamo che entro la seduta di mercoledì 29 ottobre i valori riescano a oltrepassare la fascia di resistenza ormai vicina, compresa fra 1.1670/1.1675, a favore di prime proiezioni rialziste a 1.1690.
Dopo un’adeguata stabilizzazione sopra quest’ultimo livello, si aprirebbero margini per un ulteriore allargamento del rialzo fino a 1.1740/1.1745. Lo scenario descritto resta subordinato alla tenuta di 1.1640, sotto cui le proiezioni di brevissimo periodo andrebbero riviste con un aggiornamento.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.