Previsioni Prezzo Petrolio Greggio e Gas Naturale: Un Passo Più Vicini alle Resistenze

Il petrolio greggio sta riaprendo la nuova settimana dei mercati, entrando nella seconda metà del mese, intorno ai 110 dollari al barile, dunque ancora in fase rialzista. Anche il gas naturale viene scambiato in netto rialzo rispetto alla scorsa chiusura settimanale, avendo recuperato il livello di resistenza intermedia di 7,75, da cui potrebbe partire adesso un nuovo tentativo di rally oltre gli 8 dollari.

Entrambe le commodities continueranno verosimilmente a mostrarsi rialziste anche per questa settimana, in un contesto che potrebbe comunque mostrarsi presto più volatile.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio viene scambiato esattamente a quota 109,49 dollari, mentre il gas naturale segna 7,755 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il petrolio greggio WTI potrà verosimilmente proseguire il suo trend rialzista oltre la resistenza attuale di 110 dollari, già toccata stanotte, preparandosi per una possibile nuova estensione, fino al livello tecnico di 120 dollari al barile. Un valore intermedio che potrebbe tentare di limitare il ritorno ai recenti massimi pluriennali potrebbe essere quello di 115 dollari, seguito dai 118 dollari.

Considerando però che il texano sta ancora facendo fatica a riportarsi sopra i 110 dollari, si potrebbe anche ipotizzare un tentativo di consolidamento proprio intorno al livello di prezzo attuale.

Al ribasso, invece, si può considerare come primo supporto quello di 100 dollari. Un break-out sotto questo valore, sebbene improbabile, potrebbe spingere il petrolio greggio rapidamente fino agli 85 o 90 dollari al barile, con il rischio di avviare una seria inversione di tendenza, dopo due mesi di rialzi sostenuti.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale pare invece volersi dirigere oltre la resistenza tecnica di 8 punti, per recuperare un’area di prezzo da cui sarebbe possibile ripartire al rialzo più agevolmente. Precisamente, in caso di superamento di questa resistenza, si potrebbe prevedere già da adesso un successivo allungo fino a 8,2 ed eventualmente 8,45 dollari, in vista del target finale di 9 dollari.

Al ribasso, lo scenario bearish vedrebbe un calo fino al supporto intermedio di 7,5 dollari ed eventualmente verso i 7,2 dollari, per tentare di rientrare nell’area di ritracciamento che parte dai 6,4 dollari circa, con l’intenzione di invertire la tendenza attuale. Ribassi così ampi, nel contesto geopolitico attuale, rimangono però poco verosimili.

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