Il prezzo dell’Oro non riesce a movimentarsi verso una direzione ma gli investitori non sono preoccupati data la particolare caratteristica della commodity.
Il prezzo dell’Oro ha iniziato la giornata odierna di trading con un rialzo nonostante l’aumento dei rendimenti obbligazionario a 10 anni e un dollaro americano in risalita. Il recente (provvisorio) rialzo è attribuibile al forte aumento del prezzo del greggio, spingendo al rialzo le aspettative di inflazione. Aumento arrivato in mezzo ad una crescente volontà dei membri dell’UE di tagliare le esportazioni di materie prime energetiche della Russia.
L’assedio della Russia della città portuale di Mariupol sta spingendo le nazioni europee a cercare una risposta altrettanto forte, con la Germania però con estrema preoccupazione, data la sua dipendenza dall’energia russa. Il nuovo giro di sanzioni sta vedendo diversi discussioni tra i membri dell’UE poiché tra questi include il divieto di importazione di prodotti petroliferi russi.
Inoltre, è probabile che il prezzo dell’Oro possa subire un impatto significativo all’introduzione delle nuove sanzioni.
Al contrario però, il rialzo della commodity potrebbe essere limitato dalla recente politica economica della Federal Reserve. Probabilmente l’Oro sarebbe andato al rialzo se non fosse stato per l’atteggiamento molto aggressivo del presidente della FED Jerome Powell. Powell ha affermato che la Banca Centrale Statunitense è pronta a considerare non più solo un rialzo di 25 punti base, se necessario.
La possibilità quindi di un aumento di 50 punti base alla prossima riunione del FOMC a maggio ha scosso gli investitori e di conseguenza ha portato ad un forte rialzo dei rendimenti dei Treasury, arrivando ora al 2,34%.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 1.927,68 $.
Il grafico rende molto l’idea della laterizzazione menzionata prima; la commodity ha una caratteristica particolare: alterna a fasi laterali più o meno lunghe a fasi molto esplosive alla rottura delle prime, in questo momento si è in un principio di fase laterale in un range tra 1.952,46 $ e 1.900 $. Dal punto di vista operativo gli unici obiettivi di breve termine sono i due range di prezzo menzionati prima, sfruttando l’operatività definita “a rimbalzo” nel momenti in cui la quotazione si trova nei pressi dei due target intermedi.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.