Il prezzo dell'Oro inizia la nuova settimana con una nota più debole, in concomitanza con l'emergere di alcuni acquisti di dollaro statunitense.
Il prezzo dell’Oro ha aperto la settimana in leggera flessione, dopo aver raggiunto un massimo settimanale in area 3.364,815 $ durante le primissime ore della sessione asiatica. La pressione al ribasso deriva principalmente dal modesto rimbalzo del dollaro statunitense, sostenuto dal lieve recupero dei rendimenti dell’obbligazionario statunitense. Tuttavia, il movimento appare contenuto e non cancella del tutto il rally della scorsa settimana, alimentato dalle crescenti scommesse su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre.
Dopo la pubblicazione dei dati occupazionali statunitensi inferiori alle attese, gli operatori hanno aumentato le probabilità di una riduzione del costo del denaro. Il report NFP ha evidenziato la creazione di soli 73.000 nuovi posti di lavoro a luglio, rispetto alle previsioni di 110.000 unità. Inoltre, le revisioni al ribasso per maggio e giugno, unite al lieve aumento del tasso di disoccupazione al 4,2%, segnalano un rallentamento evidente nel mercato del lavoro. Questo ha avuto un impatto diretto sul sentiment, rafforzando le prospettive di un allentamento monetario.
Il metallo giallo beneficia storicamente di fasi di politica monetaria accomodante e di incertezza economica o geopolitica. In questo contesto, il clima resta teso anche sul fronte internazionale. Le tensioni tra Stati Uniti e Russia si sono riaccese dopo che il presidente Donald Trump ha ordinato il dispiegamento di due sottomarini nucleari nei pressi delle acque russe. La mossa, in risposta ai commenti minacciosi dell’ex presidente Medvedev, ha riacceso i timori di un’escalation nel conflitto ucraino, alimentando la domanda per asset rifugio.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 3.354,245 $, in ribasso dello 0,26% ed in pieno tentativo di pullback del livello annuale dei 3.359,917 $. Un pullback confermato permetterebbe agli orsi di continuare a mettere pressione il metallo giallo, affinché raggiunga prima i 3.320 $ e subito dopo il livello annuale dei 3.288,195 $.
Al rialzo, un falso pullback potrebbe rappresentare il perfetto input per i tori, i quali spingeranno il prezzo dell’Oro a raggiungere prima la resistenza dei 3.400 $ e successivamente il livello annuale dei 3.423,580 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.