Il prezzo dell’Oro scende a sessione europea inoltrata, con l’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina che sta iniziando a pesare maggiormente.
Il prezzo dell’Oro arretra sotto quota 4.100 $ durante la sessione europea di mercoledì, appesantito dal rafforzamento del dollaro statunitense e dal calo della domanda di beni rifugio. Il metallo giallo risente delle incertezze legate alla chiusura parziale del governo federale americano e delle preoccupazioni per un debito pubblico sempre più elevato a livello globale. Allo stesso tempo, la prospettiva di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e i prossimi dati sull’inflazione statunitense rappresentano i principali catalizzatori per il mercato nelle prossime ore.
Le previsioni sul metallo giallo restano moderatamente positive nel medio termine grazie all’atteggiamento accomodante della Federal Reserve. Secondo lo strumento FedWatch, il mercato sconta una probabilità vicina al 97% di un taglio dei tassi di 25 punti base nella prossima riunione di ottobre, e del 96,5% di un’ulteriore riduzione a dicembre. Tassi d’interesse più bassi riducono il costo opportunità di detenere Oro, e tendono a indebolire il dollaro statunitense, rendendo la commodity più accessibile per gli investitori internazionali.
Un altro fattore che limita la spinta rialzista del prezzo dell’Oro è la percezione di un allentamento delle tensioni commerciali tra Washington e Pechino. Dopo aver minacciato un nuovo dazio del 100% contro la Cina, il presidente Donald Trump ha recentemente ammorbidito la propria posizione, dichiarando che “dazi così elevati sarebbero insostenibili” e ribadendo la volontà di migliorare le relazioni bilaterali.
Ora gli operatori di mercato restano focalizzati sui dati dell’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) di settembre, la cui pubblicazione è attesa per questo venerdì. A causa della chiusura parziale del governo, i flussi di dati economici statunitensi sono stati limitati, aumentando l’importanza del report sull’inflazione.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 4.069,745 $, in ribasso dell’1,35% ed in pieno momentum ribassista con gli orsi che, se confermato la chiusura negativa sotto i 4.070 $, aumenteranno le loro pressioni per raggiungere nel più breve tempo possibile il livello psicologico dei 4.000 $, il cui superamento darebbe il via ad una forte estensione del ribasso con la zona di supporto dei 3.800/3.850 $ a rappresentare il target SHORT principale.
Viceversa, un tentativo di rialzo potrebbe essere visto a seguito di una chiusura positiva sopra i 4.130 $, con il metallo giallo che potrebbe raggiungere la resistenza chiave dei 4.200 $, il target di breve termine principale.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.