Il prezzo dell'Oro viene scambiato intorno al supporto dei 1.835 $, in attesa del prossimo importante catalizzatore, i verbali dell'ultima riunione della FED, i quali daranno ulteriori indizi di politica monetaria USA.
In serata i mercati esamineranno attentamente se i membri della Federal Reserve hanno iniziato a discutere alcuni scenari per tornare a rialzi dei tassi di 50 punti base (0,50%). Al momento, il mercato sconta un aumento dei tassi di 25 punti base nelle prossime due riunioni della Fed (marzo e maggio), con alcune banche statunitensi che prevedono addirittura aumenti del tasso di 25 punti base ciascuno nelle prossime tre riunioni, portando quindi la previsione del tasso finale al 5,25%-5,50%.
Queste aspettative riviste arrivano sulla scia della recente serie di dati economici ottimistici provenienti dagli Stati Uniti, guidati dal dato estremamente positivo dell’NFP e dal calo dell’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) e dall’ultimo forte rapporto sulle vendite al dettaglio. Tutto questo non giova assolutamente per il prezzo dell’Oro.
La reazione del prezzo dell’Oro ai verbali del FOMC potrebbe essere limitata, in quanto gli investitori di materie prime potrebbero considerarlo obsoleto e scegliere di prestare maggiore attenzione al dato dell’inflazione PCE Core statunitense, l’indicatore di inflazione preferito dalla FED, calendarizzato venerdì. Su base mensile è previsto un rialzo del PCE Core, il quale potrebbe rafforzare le prospettive di falco della Federal Reserve.
Il mese di febbraio sembra che sarà un mese difficile per il metallo giallo, soprattutto in virtù della ripresa del future del dollaro americano, il quale sta lottando per capitalizzare i flussi dominanti di avversione al rischio, non consentendo ai rialzisti dell’Oro di riprendere fiato. Anche la performance di ieri del rendimento obbligazionario USA ha fornito una certa pressione al prezzo dell’Oro.
Le prospettive tecniche a breve termine per il prezzo dell’oro rimangono più o meno le stesse, poiché il metallo giallo è entrato in una fase di consolidamento ribassista. Sembra molto probabile una rottura al ribasso ma gli investitori probabilmente attenderanno il dato sull’inflazione PCE Core.
Confermato il ribasso, il primo obiettivo accreditato è il supporto chiave 1.820 $, il minimo di quest’anno che, se violato, comporterebbe ad un aumento dello slancio ribassista che porterebbe al raggiungimento del livello annuale 1.794,20 $. In alternativa, i rialzisti del metallo giallo entreranno in gioco solo con un consolidamento sopra il livello annuale 1.848,60 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.