Previsioni Prezzo Oro: Cresce il Nervosismo per il Prossimo Aumento dei Tassi FED

Le aspettative che la Federal Reserve si atterrà alla propria politica aggressiva sta dando forza al dollaro USA, portandolo a raggiungere il massimo di quasi due settimane, il quale, a sua volta, sta pensando sul prezzo dell’Oro. Il solido rapporto sulle buste paga non agricole pubblicato venerdì ha indicato la resilienza dell’economia e sta offrendo alla FED spazio sufficiente per mantenere il proprio percorso di aumento dei tassi di interesse per combattere l’inflazione.

Effettivamente, i mercati stanno scontando una forte possibilità (percentuale dell’81,4% secondo lo strumento FedWatch) del quarto aumento consecutivo del tasso di interesse di 75 punti base al prossimo incontro politico della FED a novembre. Tutto ciò continua a sostenere gli elevati rendimenti del mercato obbligazionario statunitense e contribuisce ulteriormente ad allontanare l’interesse verso l’Oro. Pertanto, l’attenzione del mercato è ora tutta verso i verbali del FOMC e sui dati sull’inflazione negli Stati Uniti di questa settimana.

Quale sarà il futuro del prezzo dell’Oro?

In questa settimana probabilmente gli investitori cercheranno nuovi indizi sul futuro dell’Oro in vista dell’ennesimo rialzo dei tassi della FED, il quale svolgerà un ruolo fondamentale nell’influenzare il dollaro americano e fornire di conseguenza un nuovo impulso direzionale all’Oro. Oltre a questo, gli investitori guardano con interesse i dati mensili sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti e, come anticipato, al dato IPC statunitense.

Ad ora il sentiment del mercato rimane molto fragile a cause delle preoccupazioni geopolitiche ed economiche. Oltre a ciò, un’ulteriore escalation nel conflitto Russia-Ucraina e il rinnovato nervosismo commerciale tra USA-Cina stanno frenando l’appetito degli investitori per cercare asset più rischiosi.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni Oro

Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 1.666,54 $, in ribasso dell’1,78%, in pieno movimento ribassista e senza alcun supporto che lascia pensare ad un rimbalzo consistente di breve termine, soprattutto dopo aver facilmente superato il livello annuale 1.673,30 $, il primo obiettivo di breve termine.

Una chiusura giornaliera al di sotto sia del livello annuale 1.673,30 $ che del micro-supporto 1.670 $ sancirebbe probabilmente l’inizio del movimento ribassista vero e proprio il cui prossimo obiettivi di breve termine è rappresentato dal livello annuale 1.635,70 $ mentre quello di breve termine è rappresentato dal livello annuale 1.605 $.

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