Il Petrolio WTI sembra essersi sbloccato dopo aver chiuso la settimana di Natale sopra l’area di demand e ora punta a estendersi il più possibile prima dell’ultima seduta dell’anno. Ma lo sgambetto è sempre dietro l’angolo.
Il prezzo del Petrolio WTI si è apprezzato questa mattina sulla scia del momento di pausa di ieri dopo l’apprezzamento del dollaro americano e le rinnovate preoccupazioni per la questione Covid in Cina. Il future del dollaro statunitense ha beneficiato di un’altra serie di dati positivi dagli Stati Uniti, rafforzando ulteriormente la tesi di un’ulteriore stretta monetaria.
Le recenti preoccupazioni sulla Cina hanno cominciato a riaffiorare, dove il più grande consumatore e importatore di Oro nero sta subendo un ondata senza precedenti di casi Covid. Tuttavia, nonostante i casi, il Governo ha deciso di annunciare l’allentamento del protocollo Covid per chi viene dall’estero e questo è stato uno dei fattori chiave del recente rally del Petrolio WTI.
Gli ultimi dati hanno mostrato che l’aumento dei casi di Covid sta mantenendo i cittadini confinati nelle loro case porterà ad una forte riduzione della spesa e ad una diminuzione dei viaggi (locali soprattutto) come probabile risultato. Si vocifera che diversi funzionari cinesi stiano discutendo di un obiettivo di crescita del 5% per il 2023 ma che potrebbe iniziare in modo irregolare.
Ovviamente, un completo rallentamento dei casi e un “ritorno alla normalità” sono necessari se si vuole vedere un crescente ottimismo sul miglioramento economico della Cina, il quale potrebbero far salire il prezzo dell’Oro nero nel medio termine.
Dal punto di vista macroeconomico, si evidenzia la volontà della Russia di ridurre la produzione di Petrolio del 5-7% all’inizio del 2023, in risposta ai price cap europeo. Resta da vedere se questa mossa sarà decisiva considerando che nelle fasi di recessione, il prezzo delle materie prime (ovviamente compreso l’Oro nero) statisticamente tende a scendere.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 79,99 $, in ribasso dell’1,35% a seguito del provvisorio falso break-out del livello psicologico degli 80 $. Ciononostante, non è da sottovalutare un tentativo dei rialzisti di raggiungere almeno la zona dei massimi di fine novembre/inizio dicembre intorno agli 82 $.
Ovviamente, tutto ruota a come si comporterà nella seduta odierna il Petrolio WTI poiché con una chiusura sotto il livello psicologico degli 80 $ non è da escludere un tentativo di break-out dell’area di demand 74,52/77,03 $.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.