L'Argento oscilla intorno ai 51 $ dopo il rifiuto di mercoledì di riportarsi sopra i 52 $, con le scarse speranze di un taglio dei tassi da parte della FED a dicembre che stanno rafforzando il dollaro statunitense.
Il prezzo dell’Argento si muove in una fase di consolidamento sotto la soglia dei 52 $, dopo essere stato respinto dai massimi settimanali e aver ripiegato in area 51 $. Nonostante il ritracciamento, il metallo prezioso conserva una struttura rialzista di fondo, sostenuta da un mercato globale ancora orientato verso asset difensivi.
La recente debolezza è stata guidata dal rafforzamento del dollaro statunitense, favorito dalla pubblicazione dei verbali del FOMC, che hanno mostrato un atteggiamento più aggressivo da parte di diversi membri della Federal Reserve. Pur avendo già effettuato un taglio dei tassi a dicembre, il comitato appare diviso sull’opportunità di nuovi interventi accomodanti. Questo ha spinto gli investitori a rivedere al ribasso le probabilità di ulteriori riduzioni nel breve periodo, facendo risalire il biglietto verde e frenando l’Argento.
Se il clima di avversione al rischio dovesse intensificarsi, l’Argento avrebbe margine per riattivare il movimento LONG. In questo contesto, i compratori devono innanzitutto riconquistare in modo netto l’area dei 52 $, livello che nei giorni scorsi ha cambiato ruolo passando da supporto a resistenza. Una chiusura giornaliera al di sopra di questo livello sarebbe il primo segnale concreto di ripresa del momentum rialzista e aprirebbe la strada a un’estensione verso il livello chiave dei 53 $.
Un superamento di questo livello rafforzerebbe ulteriormente il quadro positivo, spingendo il metallo prezioso verso la zona dei massimi storici poco sopra il livello chiave dei 54 $, che rappresenterebbe il target più ambizioso dello scenario rialzista. Solo una rottura decisa di questa barriera riporterebbe pienamente i tori al comando e rilancerebbe l’ipotesi di un nuovo ciclo direzionale verso livelli ancora più elevati.
Sul fronte ribassista, uno scenario SHORT tornerebbe dominante se il dollaro statunitense dovesse rafforzarsi ulteriormente. In questo caso, il primo livello da monitorare con attenzione resta la zona del livello psicologico dei 50 $.
Una rottura confermata sotto i 50 $ aumenterebbe sensibilmente la pressione ribassista e spingerebbe l’Argento verso il livello chiave dei 49 $, ultimo supporto importate, poiché al di sotto di quest’area, il rischio di un’accelerazione verso il livello annuale dei 47,81 $ diventerebbe elevato, aprendo la strada a una possibile estensione verso il target SHORT ambizioso rappresentato dal livello annuale dei 46,335 $.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.