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Petrolio, Analisi Fondamentale Giornaliera – Brent in ripresa dopo il tonfo di ieri

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Jul 17, 2018, 12:20 UTC

Il Brent è stato il benchmark principalmente colpito dallo scivolone di ieri dei prodotti petroliferi a causa di una serie di fattori.

piattaforma crude oil

Dopo il tonfo di ieri del Brent che è calato del 5% in un giorno solo, scendendo ai minimi da 3 mesi, oggi il benchmark quotato all’ICE risale dai minimi ed a pochi minuti dall’apertura di Wall Street è leggermente sopra la chiusura di ieri.

Il Brent è calato più del WTI ieri a causa della riapertura dei porti libici e del fatto che i commercianti hanno osservato aumenti delle forniture dalla Russia e da altri produttori. La Russia ed altri produttori di petrolio potrebbero aumentare la produzione di 1 milione di barili al giorno (bpd) o più se le carenze che hanno colpito il mercato dovessero portare ad una carenza di offerta, ha detto ai giornalisti il ​​ministro russo dell’Energia Alexander Novak.

Anche le preoccupazioni per il PIL della Cina nel secondo trimestre sono state negative per i prezzi durante la sessione di lunedì. L’economia del paese si è espansa a un ritmo più lento, mentre gli sforzi di Pechino per contenere il debito hanno danneggiato le attività, mentre la crescita del PIL di giugno si è indebolita ad un minimo di due anni in un segnale preoccupante per gli investimenti e gli esportatori che già hanno prospettato un calo della crescita dovuto alla guerra commerciale.

“Il PIL è un segnale di avvertimento che la Cina sta facendo bene ora, ma non abbastanza per il futuro e secondo quanto previsto”, ha detto Phil Flynn, analista presso Price Futures Group a Chicago.

Segnali di tensione dall’OPEC

Messa sotto pressione da Donald Trump, l’Arabia Saudita ha iniziato ad aprire i rubinetti del greggio prima ancora di attendere il verdetto del vertice Opec, pompando 459mila barili al giorno in più a giugno. Le cifre ufficiali (diffuse pochi giorni fa) indicano che Riad ha estratto 10,489 milioni di bg lo scorso mese, ben oltre la quota assegnata di 10,058 mbg. E lo sforamento è destinato a crescere: Saudi Aramco non solo ha abbassato i prezzi di listino del greggio, ma secondo Bloomberg sta offrendo forniture aggiuntive per Agosto a clienti asiatici, con un’esibizione di forza che acutizza la contrapposizione con l’Iran.

Teheran ieri ha divulgato il testo di due lettere di protesta che il ministro del Petrolio Bijan Zanganeh ha inviato al suo omologo saudita, Khalid Al Falih, in qualità di presidente del comitato di monitoraggio Opec-non Opec sui tagli produttivi, e all’emiratino Suahil Al Mazrouei, che detiene la presidenza di turno dell’Opec. In entrambe si fa riferimento agli impegni, ormai platealmente traditi, assunti al vertice del 23 giugno, secondo cui l’aumento dell’output non avrebbe dovuto portare nessun Paese a superare il proprio tetto individuale.

Il comitato di monitoraggio «non è autorizzato a interpretare le decisioni della conferenza (dei ministri)», intima Zanganeh nella lettera ad Al Falih, e in particolare non può redistribuire le quote tra i Paesi membri. Qualcuno ha già fortemente sforato a giugno, si lamenta l’iraniano con Al Mazrouei, con un chiaro (ma implicito) riferimento ai sauditi.

«Siamo preoccupati che le violazioni possano continuare, diventando una pratica di routine», aggiunge Zanganeh, che teme di veder «gradualmente erosa l’efficacia» dell’Opec.

Polemiche e divisioni tra i produttori del gruppo non interessano comunque al mercato, molto più concentrato in questo momento sull’arrivo di barili extra (a costo di ridurre pericolosamente la capacità di riserva, come ha ammonito anche l’Aie).

Previsioni

Il Brent non ha ancora toccato i 70 dollari al barile, soglia psicologica al di sotto della quale risiede anche il rintraccio di Fino 0.236 a 68,5 dollari. Goldman Sachs ha dichiarato che prevede una volatilità dei prezzi che rimarrà elevata, mantenendo il Brent in un range di $ 70- $ 80 al barile a breve termine.

Nel mentre il Brent è scivolato in contango rispetto ai contratti dei mesi successivi.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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