Tradotto con IA
L’ottimismo per una pausa nella guerra commerciale tra USA e Cina ha sostenuto la domanda di azioni quotate in Germania martedì 13 maggio. Il DAX ha aperto la seduta con un rialzo dello 0,15%, salendo a 23.601.
L’allentamento delle tensioni commerciali, evidenziato dall’abbassamento delle tariffe USA sui beni cinesi dal 145% al 30% e dalla riduzione delle tariffe cinesi sui beni USA dal 120% al 10%, ha incrementato la domanda di asset rischiosi.
Tuttavia, lunedì 12 maggio, il Presidente Trump ha spostato l’attenzione sull’UE, dichiarando che l’Unione Europea è “più difficile della Cina” e “abbiamo appena iniziato con loro”. Trump ha indicato negoziazioni commerciali dure, aggiungendo che “scenderanno molto, vedrai” e “abbiamo tutte le carte in mano”.
Bayer è salita del 9,27% nelle prime contrattazioni dopo aver superato le stime sugli utili e confermato le prospettive per il 2025. Anche le azioni del settore automotive hanno aperto in modo forte, con Volkswagen in rialzo del 1,83% e BMW che ha guadagnato l’1,16%. Porsche e Mercedes-Benz Group hanno registrato i primi guadagni, sebbene abbiano seguito BMW.
Più tardi, durante la seduta del 13 maggio, attireranno l’attenzione i dati sul Sentiment Economico ZEW della Germania. Gli economisti prevedono che l’Indice del Sentiment Economico ZEW salirà da -14 in aprile a 13,7 in maggio. Un forte aumento del sentiment potrebbe incrementare la domanda di azioni quotate in Germania, in mezzo a un rinnovato ottimismo sulle tariffe.
Tuttavia, le notizie riguardanti il commercio tra USA e UE saranno cruciali. Aggiornamenti positivi potrebbero stimolare l’appetito per il rischio, mentre segnali di tensioni in aumento o tariffe più elevate potrebbero pesare sulle azioni degli esportatori tedeschi.
Wall Street ha registrato un rialzo il 12 maggio dopo l’annuncio di una tregua tariffaria di 90 giorni. Il Nasdaq Composite Index è salito del 4,35%, mentre il Dow e lo S&P 500 hanno guadagnato rispettivamente il 2,81% e il 3,26%. Questa mossa ha alleviato i timori di recessione e sostenuto il sentiment sul rischio.
Tariffe più basse potrebbero ridurre le pressioni inflazionistiche, consentendo alla Fed di adottare un approccio più accomodante. Costi di finanziamento inferiori, a loro volta, sosterebbero gli utili aziendali e la domanda di asset rischiosi.
Più tardi, l’attenzione degli investitori si sposterà sui dati sull’inflazione USA. Gli economisti prevedono che il tasso di inflazione rimarrà stabile al 2,4% in aprile e che l’inflazione core si manterrà al 2,8%.
Letture inflazionistiche più basse potrebbero aumentare le scommesse su un taglio dei tassi da parte della Fed a giugno, sostenendo le azioni. Tuttavia, un’inflazione più elevata del previsto potrebbe ridurre le aspettative di una manovra della Fed a giugno, pesando sugli asset rischiosi.
La traiettoria a breve termine del DAX dipenderà dai dati economici chiave, dagli sviluppi commerciali e dai segnali delle banche centrali.
Il DAX rimane comodamente al di sopra delle Medie Mobili Esponenziali a 50 e 200 giorni (EMA), mantenendo una tendenza rialzista.
Un breakout al di sopra del massimo del 12 maggio, pari a 23.912, potrebbe aprire la strada a un test della resistenza a 24.000. Un movimento sostenuto oltre questa soglia potrebbe portare il valore a 24.350.
Sul versante ribassista, una discesa al di sotto di 23.500 potrebbe permettere ai ribassisti di puntare a 23.350, con 23.000 come prossimo livello di supporto.
L’Indice di Forza Relativa (RSI) a 14 giorni, attestato a 67,54, suggerisce che il DAX potrebbe salire a 23.912 prima di entrare in territorio di ipercomprato (RSI > 70).
Con gli sviluppi del commercio globale e le aspettative sulla politica monetaria che continuano a influenzare il sentiment di mercato, la volatilità potrebbe rimanere elevata. Mentre la tregua tariffaria tra USA e Cina sostiene il momentum positivo, le tensioni con l’UE rappresentano una nuova fonte di incertezza. Le notizie sulla politica fiscale interna in Germania, inclusi i piani di spesa, influenzeranno le prospettive degli investitori nelle prossime sedute.
Con l’evoluzione dei segnali della politica monetaria, degli aggiornamenti sugli utili, dei dati macroeconomici e delle notizie geopolitiche, i trader dovrebbero monitorare attentamente i cambiamenti tecnici e fondamentali.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.