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I titoli statunitensi sono scesi venerdì, con il Nasdaq in calo dello 0,78% e l’S&P 500 in ribasso dello 0,46%, mentre i trader consolidavano i guadagni dopo un mese solido. Il Dow si è ridotto dello 0,16%. Tutti e tre gli indici sono ancora sulla buona strada per registrare forti guadagni a maggio, ma cresce la cautela in vista dei rischi politici e dei segnali economici di giugno.
L’accusa del Presidente Trump secondo cui la Cina avrebbe violato un recente patto commerciale ha temporaneamente scosso il sentimento, ma l’attenzione del mercato si è rapidamente spostata sui dati sull’inflazione e sulla potenziale prossima mossa della Fed.
L’indice core dei consumi per le spese personali (PCE) è aumentato del 2,1% su base annua in aprile, appena sotto la previsione del 2,2% e in linea con l’obiettivo di inflazione del 2% della Fed. La spesa dei consumatori è aumentata leggermente, rafforzando l’idea di un’inflazione contenuta senza una domanda surriscaldata.
L’indice di fiducia dell’Università del Michigan si è attestato a 52,2, fermo rispetto ad aprile ma superiore ai livelli di metà mese. È importante notare che le aspettative di inflazione sono diminuite: le previsioni a un anno sono scese al 6,6% e quelle a cinque anni sono diminuite al 4,2%, il primo calo da dicembre. Questi dati rafforzano la crescente convinzione che la Fed potrebbe ridurre i tassi entro la fine dell’anno, con i trader che sempre più prezzano un intervento entro settembre.
I risultati del settore retail hanno creato marcate divergenze. Ulta Beauty è salita del 13%, raggiungendo un massimo a 52 settimane, dopo aver rivisto al rialzo le previsioni per l’intero anno e superato le stime del primo trimestre. Una forte domanda e un controllo migliore dell’inventario sono stati fattori chiave. Costco ha registrato un aumento di oltre il 3% dopo un incremento dell’8% delle vendite e un Q3 fiscale solido.
Al contrario, Gap è precipitata del 20% dopo aver proiettato vendite stabili per il trimestre corrente, non soddisfacendo le aspettative di una lieve crescita. Le previsioni prudenti hanno oscurato risultati e ricavi migliori delle attese.
I titoli tecnologici hanno annullato parte dei forti guadagni di maggio. Elastic NV è scesa del 12% a seguito di una debole previsione di ricavi per l’intero anno, mentre Marvell Technology ha registrato un ribasso del 6% nonostante abbia superato le stime sugli utili per azione. PagerDuty è scesa dell’11% dopo aver previsto utili del secondo trimestre più contenuti.
Regeneron è crollata del 18% dopo risultati misti relativi a una sperimentazione clinica di un farmaco in fase avanzata, trascinando anche Sanofi al ribasso del 5,6%. Nvidia e altri nomi nel settore dei semiconduttori hanno subito pressioni, contribuendo al calo del Nasdaq.
Non tutto il settore tecnologico è stato debole. Zscaler è salita dell’8% dopo aver superato le previsioni del terzo trimestre, sia per ricavi che per utili. Palantir ha registrato un aumento superiore al 5% a seguito di un rapporto secondo cui il governo degli Stati Uniti ha ampliato l’uso del software della società, riaccendendo il sentimento rialzista sul suo segmento di business federale.
Guardando avanti, i mercati saranno sensibili a due catalizzatori: una sentenza della corte d’appello federale sulle tariffe sospese applicate alla Cina e i prossimi commenti della Fed. Questi potrebbero ridefinire le previsioni sia per la politica commerciale che per i tassi.
Con maggio che si è concluso su basi solide, i trader attendono una conferma che l’inflazione si stia raffreddando e che i risultati possano resistere alla pressione macroeconomica. Giugno si apre con un certo slancio, ma il sentiment di rischio resta fortemente dipendente dai dati.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.