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I titoli del settore energetico e della difesa hanno registrato forti rialzi nel pre-mercato di venerdì a seguito di una serie di attacchi aerei israeliani contro l’Iran, alimentando timori di un conflitto più ampio nel Golfo Persico e facendo salire bruscamente i prezzi del greggio. L’attacco, confermato come avvenuto senza il supporto degli Stati Uniti, ha iniettato un nuovo rischio geopolitico nei mercati globali, spingendo gli operatori verso beni rifugio e allontanandoli dai titoli legati ai viaggi e ai consumi.
I futures legati al Dow Jones Industrial Average sono scesi di oltre 460 punti. I futures dell’S&P 500 e del Nasdaq 100 hanno perso rispettivamente lo 0,9% e l’1,1%. Il Brent è salito del 7,7% a 74,65 dollari, mentre il WTI ha registrato un’impennata dell’8% a 73,52 dollari. L’oro ha guadagnato oltre l’1% e il dollaro USA ha avanzato grazie alla domanda di beni rifugio.
I titoli energetici sono stati tra i principali protagonisti del pre-mercato. Chevron è salita quasi del 3%, ConocoPhillips ha registrato un aumento oltre il 4% ed EOG Resources ha guadagnato più del 3%. L’impennata del greggio si verifica mentre gli operatori valutano il rischio di interruzioni nella fornitura nel Golfo. L’incremento recente della produzione da parte dell’OPEC+ potrebbe attenuare l’impatto, ma i premi per il rischio sono tornati nel mercato del petrolio, aumentando l’interesse per i produttori a monte.
I titoli della difesa hanno registrato un rialzo in previsione di un incremento dell’attività militare e di una maggiore spesa globale per la difesa. Northrop Grumman e RTX hanno registrato rally superiori al 4% ciascuno, Lockheed Martin ha aggiunto il 3,5% e L3Harris Technologies è salita del 2,2%. L’attacco segna la più significativa azione militare israeliana contro l’Iran in decenni, aumentando la probabilità di una prolungata instabilità regionale.
I titoli del settore viaggi e tempo libero sono scesi in generale. United Airlines ha perso oltre il 5%, mentre Delta, American e Southwest Airlines hanno registrato perdite tra il 2% e il 4%. Le compagnie crocieristiche, come Carnival e Royal Caribbean, sono scese di oltre il 3%, e i gruppi alberghieri, tra cui Hilton e Marriott, hanno perso più del 2%. Le preoccupazioni riguardano l’aumento dei costi del carburante e le potenziali interruzioni dei viaggi internazionali in caso di un’escalation delle tensioni.
Il commercio dei futures nel pre-mercato suggerisce un netto tono ribassista all’apertura. Gli operatori sono concentrati sulla potenziale rappresaglia iraniana e su ulteriori movimenti dei prezzi del greggio. I settori energetico e della difesa potrebbero continuare a trainare se la volatilità persiste.
I dati preliminari di questa mattina sul sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan saranno anch’essi attentamente analizzati per valutare come i consumatori stanno reagendo all’inflazione e alle notizie geopolitiche.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.