L’Euro Dollaro si Stabilizza intorno a 1,0850 prima dei Dati USA

Il prezzo dell’euro dollaro è crollato fino a toccare quasi 1,0800 durante la seconda seduta di trading della settimana mentre la domanda di dollari americani ha guadagnato slancio durante prima dell’ora di pranzo. I dati ottimistici cinesi non sono riusciti a cambiare l’umore aspro del mercato poiché gli investitori valutari mantengono l’attenzione sulle imminenti decisioni di politica monetaria delle Banche Centrali di domani e dopo domani.

La Federal Reserve e la Banca Centrale Europea (senza dimenticare la Banca d’Inghilterra) annunceranno le loro politiche monetarie nelle prossime 48 ore. Gli indici asiatici hanno lottato per avere una direzione positiva, ma alla fine si sono arresi e hanno puntato al territorio negativo, pesando inizialmente sul fiber.

EURO in miglioramento dopo una prima parte di indecisione

Inizialmente l’euro dollaro non è stato influenzato dai dati positivi dell’Eurozona, nonostante un Prodotto Interno Lordo (PIL) migliore del previsto.

La stima preliminare del quarto trimestre ha mostrato che l’economia europea è cresciuta ad un ritmo annualizzato dell’1,9%, migliore dell’1,8% previsto dagli analisti. È sicuramente una buona notizia per i rialzisti del fiber.

Tuttavia, occorre tener presente un dato negativo, rappresentato dalle vendite al dettaglio tedesche che sono crollate del 5,3% su base mensile nell’ultimo mese (dicembre), un risultato molto peggio del previsto.

La sessione di Wall Street porterà dati discreti dal lato degli Stati Uniti, tra cui si ricordano il rapporto sulla fiducia dei consumatori, prevista a 109,1 a gennaio, in rialzo da 108,3 a dicembre e l’indice dei direttori agli acquisti di Chicago, in leggero ribasso (45,0) rispetto al dato precedente (45,1).

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Come evidenziato nell’articolo di ieri, lunedì 30 gennaio, il fiber ha raggiunto l’obiettivo ribassista pronosticato a 1,0800 e immediatamente ha rimbalzato raggiungendo in 4 ore 1,0850; potrebbe essere l’input che darà il via alla ripresa del movimento rialzista ma ovviamente deve prima affrontare il duro scoglio rappresentato dal livello annuale 1,0920.

Gli obiettivi rialzisti sono sempre confermati (i livelli annuali 1,1075 e 1,1271) ma bisogna tener conto che nelle prossime due giornate sono calendarizzate le riunioni della FED e della BCE che determineranno il futuro andamento dell’euro dollaro.

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