Il cambio euro dollaro resiste bene, dopo che le speranze di normalizzazione degli scambi commerciali mantengono il sicuro dollaro USA vicino ai minimi.
Il prezzo dell’euro dollaro si è mantenuto sopra il livello chiave 1,1700 ma non molto vicino ai massimi pluriennali di 1,1754, consolidando i guadagni dopo un rally che ha visto un incremento di oltre l’1,30% nella settimana precedente. Il dollaro statunitense continua a soffrire, alimentato dalle crescenti preoccupazioni riguardanti la futura indipendenza della Federal Reserve, che ha messo sotto pressione il biglietto verde.
Le recenti dichiarazioni di Donald Trump hanno accentuato i timori di un indebolimento dell’autorità della FED. Trump ha rivelato che sta considerando potenziali successori per il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, creando incertezza riguardo al futuro della politica monetaria. Questa mancanza di certezza sulla politica della Banca Centrale statunitense ha portato a un indebolimento del dollaro, sostenendo il fiber. La notizia che Trump stia esaminando alternative per la leadership della FED ha sollevato il rischio di una possibile erosione dell’indipendenza della Banca Centrale, alimentando così le scommesse su un dollaro USA più debole.
Al contempo, le previsioni economiche degli Stati Uniti sono state influenzate da una serie di sviluppi globali. In particolare, le trattative con la Cina hanno visto progressi, con la risoluzione della questione delle terre rare e un accordo commerciale che potrebbe segnare un importante passo avanti. Il Canada, a sua volta, ha cancellato la tassa sui servizi digitali, il che ha contribuito a favorire il miglioramento del sentiment globale e ha rinvigorito l’ottimismo sui mercati.
In Europa, i dati macroeconomici hanno mostrato un mix di performance, con le vendite al dettaglio in Germania che hanno subito una flessione inaspettata, scendendo dell’1,6% a maggio contro una previsione di crescita dello 0,5%. Questo ha pesato leggermente sull’EURO, ma non ha impedito una certa resilienza della moneta unica, che ha continuato a beneficiare dell’ottimismo generale sulle prospettive economiche dell’Eurozona.
Attualmente l’euro dollaro quota 1,1720, in lieve rialzo dello 0,02%, mostrando segnali di possibile correzione dopo il forte impulso rialzista che ha spinto i prezzi verso l’area di massimi annuali, sfiorando quota 1,1759, livello toccato l’ultima volta il 17 settembre 2021. Una conferma della continuazione della tendenza positiva si avrebbe con una chiusura giornaliera sopra 1,1750. Questo breakout rafforzerebbe la posizione dei compratori (tori), aprendo la strada a un test deciso del massimo annuale a 1,1759, con potenziale estensione verso l’area psicologica e tecnica di 1,1800.
Al contrario, una chiusura sotto il supporto chiave di 1,1700 potrebbe indicare l’inizio di una fase correttiva più profonda. Un rapido cedimento del livello annuale a 1,1655 potrebbe accelerare la pressione ribassista, con obiettivi successivi a 1,1600 e 1,1554, entrambi livelli tecnicamente rilevanti nel medio termine.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.