Il cambio euro dollaro mantiene la sua posizione sopra 1,1700, sfruttando il persistente momento di difficoltà del dollaro statunitense.
Il prezzo dell’euro dollaro continua a guadagnare terreno in quest’ultima sessione settimanale, consolidando la sua posizione sopra 1,1700 durante la sessione europea. Questo rappresenta una continuazione della striscia positiva iniziata il 18 giugno, che ha visto il valore della valuta unica salire con una forza significativa contro il dollaro statunitense. Il rafforzamento del fiber si inserisce in un contesto di incertezze politiche e monetarie negli Stati Uniti, dove le preoccupazioni sull’indipendenza della Federal Reserve stanno avendo un impatto sulla stabilità del biglietto verde.
Le difficoltà del dollaro statunitense sono aggravate dalle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il vertice NATO all’Aia, dove ha definito il presidente della FED Jerome Powell “terribile”. Inoltre, Trump ha accennato alla possibilità di scegliere un nuovo presidente per la Federal Reserve, citando almeno tre o quattro possibili candidati. Questo scenario solleva preoccupazioni circa l’autonomia della Banca Centrale statunitense e il possibile indebolimento della sua credibilità, fattori che, in generale, tendono a pesare sul dollaro statunitense e favorire le valute concorrenti come l’EURO.
Sul fronte europeo, le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron e del vicepresidente della Banca Centrale Europea Luis de Guindos evidenziano l’importanza della stabilità economica e politica. Macron ha spinto per un accordo commerciale rapido e giusto tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, ma ha anche avvertito che l’Europa risponderà con misure equivalenti se i dazi imposti dagli Stati Uniti dovessero rimanere in vigore. Questo approccio proattivo da parte dell’Europa potrebbe stimolare un’ulteriore stabilità nell’euro dollaro.
Nel frattempo, le osservazioni dell’economista capo della BCE, Philip Lane, suggeriscono che la politica monetaria della BCE dovrà considerare non solo le prospettive economiche più probabili, ma anche i rischi legati all’inflazione e all’attività economica.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1714, in rialzo dello 0,11% ed in pieno tentativo di consolidamento della posizione rialzista a seguito del break-out del livello annuale 1,1655; un consolidamento anche sopra il livello chiave 1,1700 permetterebbe ai tori di avere ulteriore forza per raggiungere in breve tempo il livello annuale 1,1759.
Al ribasso, con una chiusura negativa sotto 1,1700 non è da sottovalutare un inizio correzione ribassista, con gli orsi che cercheranno di raggiungere e superare in breve tempo il livello annuale 1,1655 e tentare al tempo stesso di raggiungere almeno il livello chiave 1,1600.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.