Il cambio euro dollaro continua a rafforzarsi in un contesto di debolezza generalizzata del dollaro statunitense, in seguito ai dati moderati sull'inflazione negli Stati Uniti.
Il prezzo dell’euro dollaro consolida i guadagni vicino al massimo di quasi due settimane, sopra la zona di 1,1700, dopo il rialzo di quasi lo 0,5% registrato nella seduta precedente. Il movimento è stato sostenuto dai dati moderati sull’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) statunitense pubblicati nella giornata di martedì, che hanno rafforzato le attese di un taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve già a settembre. Il conseguente calo dei rendimenti obbligazionari USA e la debolezza del dollaro USA hanno offerto ulteriore supporto all’EURO.
Il rapporto sull’IPC statunitense ha mostrato che l’inflazione al consumo negli Stati Uniti è rimasta stabile a luglio, segnalando un impatto limitato dei dazi imposti dall’amministrazione Trump. In un contesto di mercato del lavoro in rallentamento, questi dati offrono alla FED un margine più ampio per allentare la politica monetaria nel prossimo meeting.
Sul fronte politico, permane una certa incertezza legata alla possibilità che Trump possa nominare membri della Banca Centrale statunitense a lui vicini, favorevoli a un orientamento monetario più accomodante. Una prospettiva di questo tipo, pur alimentando le speranze di tagli ai tassi, solleva interrogativi sull’indipendenza della FED e contribuisce a mantenere pressione rialzista sul fiber.
La combinazione di attese di politica monetaria espansiva e maggiore propensione al rischio continua a guidare i movimenti dell’euro dollaro. In assenza di dati macro di rilievo nella giornata di mercoledì, l’attenzione degli operatori sarà rivolta ai discorsi di alcuni membri della FED, tra cui Thomas Barkin, Austan Goolsbee e Raphael Bostic, alla ricerca di indicazioni più chiare sulle prossime mosse di politica monetaria.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1727, in rialzo dello 0,46% ed in pieno tentativo di consolidamento sopra il livello chiave 1,1700 che permetterà ai tori di raggiungere finalmente il livello annuale 1,1759. Da quel momento in poi si apriranno due scenari, opposti, data l’importanza della zona 1,1759. Se l’euro dollaro riuscirà a chiuder sopra 1,1780, probabilmente vedremo il cambio raggiungere il livello chiave 1,1800 ed iniziare un’opera di consolidamento sopra di esso che lo spingerebbe verso la resistenza 1,1850.
Viceversa, occorre sottolineare che il livello annuale 1,1759 è anche una zona di swing ribassista dove gli orsi del fiber potrebbero iniziare a pressare il cambio e cercare di raggiungere nuovamente il livello chiave 1,1700 e successivamente il livello annuale 1,1655.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.