Il cambio euro dollaro è ancora sottoposto ad una rinnovata pressione ribassista, scendendo sotto 1,1050 dopo il rilascio dei dati contrastanti sul sentiment IFO tedesco che sta pesando sull’EURO.
Il prezzo dell’euro dollaro riprende la discesa, registrando la chiusura giornaliera più bassa dal 12 luglio. Il fiber sta scendendo per il sesto giorno consecutivo, allontanandosi sempre di più dai massimi dell’anno a 1,1275, e perdendo l’attimo di raggiungere il livello chiave 1,1300, a causa dei dati economici dell’Eurozona più deboli del previsto. Ora l’attenzione si rivolge prevalentemente alle Banche Centrali.
I dati PMI dell’Eurozona di ieri sono stati inferiori alle attese, con il PMI manifatturiero sceso a 42,7 a giugno e il PMI servizi a 51,1, mentre l’indice composito dei servizi è sceso a 48,9, la lettura più bassa da novembre. Al tempo stesso sono stati rilasciati gli indici compositi di Germania e Francia, i quali sono scesi sotto il livello limite 50, offrendo quindi ulteriori prove dei rischi di recessione delle proprie economie. Nonostante questo riflesso della debolezza economica, la Banca Centrale Europea molto probabilmente aumenterà il proprio tasso di interesse di 25 punti base (0,25%) nella giornata di giovedì.
I rendimenti obbligazionari statunitensi hanno virato al rialzo dopo che gli operatori di mercato si sono definitamente preparati per la decisione sui tassi della Federal Reserve. Nella giornata di mercoledì la FED dovrebbe alzare il suo tasso di riferimento di 25 punti base (0,25%).
Trepida attesa anche per la conferenza post rialzo, poiché quello che dirà la Banca Centrale USA sarà cruciale per il future del dollaro americano e di conseguenza anche per l’euro dollaro.
Riguardo i dati macroeconomici statunitensi, il risultato è stato misto, con l’indice dei direttori agli acquisti del settore terziario in calo da 54,0 a 52,4, al di sotto dei 54,4 attesi, e il PMI manifatturiero in rimbalzo da 46,3 a 49, al di sopra delle previsioni degli analisti di 46,4.
Riguardo il future DXY (future del dollaro americano), questo continua a salire e sta spingendo l’euro dollaro al ribasso.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1045, in ribasso dello 0,16% ed in procinto di raggiungere l’obiettivo ribassista rappresentato dal livello annuale 1,1034. Ciononostante, la tendenza rialzista permane, pertanto questa correzione potrebbe essere considerata dai tori come un’occasione di acquisto; resta solo da attendere un chiaro input rialzista, come un rimbalzo dal livello annuale 1,1034.
A rimbalzo confermato, l’euro dollaro potrebbe riprendere il movimento long di medio/lungo termine, mettendo nel mirino due obiettivi ben chiari: il primo è il livello chiave 1,1100 mentre il secondo è il livello annuale 1,1186.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.