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Indici UE: la Crisi Bancaria Bussa alle Porte dell’Eurozona?

Da:
Alberto Ferrante

La crisi bancaria bussa alle porte dell'Eurozona con il calo di Deutsche Bank che traina al ribasso gli indici, nonostante le rassicurazioni dei leaders UE.

Indici UE Crisi Bancaria

La settimana di contrattazioni che si è conclusa è stata particolarmente delicata per i principali indici europei, con lo spettro della crisi bancaria che si fa sempre più prossimo anche nel vecchio continente.

In chiusura settimanale, tutti i principali indici europei si sono mostrati in netto calo. A pesare, si capisce, è soprattutto la contrazione del settore bancario che ha contagiato anche altri comparti industriali, salvo rarissime eccezioni. Vediamo nel dettaglio i movimenti della chiusura weekly.

L’andamento dei principali indici europei

FTSE MIB, l’indice benchmark italiano, ha chiuso in calo del -2,23% a quota 25,892.18 punti. Rispetto allo scorso mese, il calo è del -5% abbondante. Come prevedibile, il calo ha coinvolto soprattutto il settore bancario, con Banco Bpm e Bper Banca oltre il -4%.

L’indice CAC40 non si è difeso molto meglio, con una chiusura in calo del -1,75% a 7015 punti, mentre il DAX si è fermato a quota 14.957 punti, in calo del -1,66%.

Sull’indice tedesco ha pesato il crollo delle azioni di Deutsche Bank, che ha chiuso in calo del -8,5% dopo aver toccato persino il -15%. Il titolo è così scivolato sui livelli di Ottobre 2021, azionando un effetto domino che rischia di protrarsi ancora.

Nella prossima apertura settimanale, il settore bancario sarà indubbiamente il sorvegliato speciale: il rischio è che il calo di Deutsche Bank possa presto contagiare anche le banche italiane.

Il punto sulla crisi bancaria: bastano le rassicurazioni dell’Europa?

Secondo l’UE, il settore bancario a livello dell’Eurozona si presenta ancora resiliente e fortemente capitalizzato, pronto a prendere le misure necessarie per contrastare la crisi bancaria proveniente dagli USA, grazie alla lezione appresa nel 2008.

Così hanno sentenziato i leader UE al termine di un meeting economico nella giornata di ieri.

Anche il Primo Ministro olandese, Mark Rutte, ha ribadito la solidità del sistema bancario rispetto alla crisi del 2008, mentre il Cancelliere tedesco Scholz ha ritenuto che i timori in merito al calo delle azioni di Deutsche Bank non sono in alcun modo fondati.

Nonostante le parole dei leader UE, però, gli indici europei hanno mostrato il fianco ai timori degli investitori, indicando una possibile frenata dell’economia che coinvolge anche le principali commodities.

A fronte di ciò, negli USA l’indice SPX500 si è portato in lieve rialzo grazie ai dati PMI (manifatturieri e dei servizi) che hanno sostenuto le azioni d’oltreoceano. I report hanno infatti mostrato la resilienza dell’economia statunitense nonostante i problemi del settore bancario.

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Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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