Indici di Wall Street: Volatilità su Nasdaq, Dow e S&P 500 tra Massimi Storici e Correzioni

Tra gli indici di Wall Street, il Nasdaq è stato l’indice più instabile in questo inizio settimana, dopo essersi spinto fino a un nuovo massimo storico a quota 23.589,37 punti giovedì scorso, salvo poi crollare venerdì fino a 22.6673,88 punti. La ripresa registrata lunedì ha riportato l’indice sopra i 23.180 punti, ma il clima resta nervoso, ma che comunque la resistenza dei 23.500 punti a rappresentare il principale obiettivo rialzista.

I trader sono messi alla prova da una forte oscillazione di prezzo, segno che il mercato rimane preda di speculazioni aggressive e mancanza di direzione stabile. La tenuta della soglia dei 23.000 punti è tecnicamente rilevante, ma richiede cautela soprattutto per chi opera con leva: il sentiment è fragile e l’equilibrio può rompersi rapidamente in entrambe le direzioni.

Indici di Wall Street: trend rialzista a rischio pausa per il Dow Jones?

Il Dow Jones ha mostrato una tendenza nettamente positiva da aprile, con un guadagno di circa il 22% fino al massimo toccato a 45.016,71 punti. Tuttavia, il segnale di inversione settimanale (candela engulfing ribassista) e il recente test del livello annuale dei 44.040,04 punti suggeriscono che il momentum rialzista potrebbe perdere forza. I livelli chiave da monitorare, oltre il livello annuale menzionato prima, sono i 43.500 punti, area di supporto a breve termine, e il livello annuale dei 43.197,27 punti.

Tuttavia, lunedì si è formata una candela engulfing rialzista nella sessione di lunedì, a supporto dell’idea che i rialzisti possano tentare un nuovo affondo verso i 45.000 punti. Un break deciso sopra tale livello aprirebbe scenari per nuovi massimi, mentre un rifiuto netto potrebbe confermare l’avvio di una correzione più profonda.

Indici di Wall Street: l’S&P 500 cerca un nuovo equilibrio

L’S&P 500 ha seguito un andamento simile del Dow Jones, con un massimo storico registrato il 31 luglio a quota 6.427,02 punti, seguito da una violenta discesa fino a 6.212,69 punti venerdì, innescata da dati sull’occupazione USA inferiori alle attese. L’indice è tornato a salire lunedì, attestandosi sopra i 6.335 punti nelle prime contrattazioni di martedì. Se il trend rialzista continuerà, non è da sottovalutare un veloce raggiungimento dei 6.400 punti.

Questa dinamica ha alimentato il dibattito tra gli analisti, ossia se si tratta di un semplice rimbalzo tecnico o di un nuovo slancio rialzista. In ogni caso, i fondamentali macroeconomici restano cruciali. Le dichiarazioni sempre più accomodanti da parte di alcuni membri della Federal Reserve hanno rafforzato l’aspettativa di un taglio dei tassi a settembre, con le probabilità che superano ormai il 90% secondo lo strumento FedWatch.

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