Indici di Wall Street: S&P 500 e Nasdaq Segnano nuovi Record, Dow Jones in Fase di Test

Il principale indice azionario tra gli indici di Wall Street, l’S&P 500, ha rispettato le attese, consolidando il movimento rialzista e toccando (e superando) per la prima volta la soglia dei 6.700 punti. L’inizio di settimana è stato caratterizzato da segnali tecnici significativi: lunedì una candela di indecisione ha indicato consolidamento, mentre martedì la formazione di una candela tecnica rialzista ha confermato la ripresa rialzista, con il livello chiave dei 6.700 punti toccato e superato.

Anche lo shutdown del governo, che aveva provocato un iniziale calo nell’indice, non ha impedito all’S&P 500 di chiudere mercoledì in forte rialzo, segnando nuovi traguardi record. La struttura tecnica rimane solida e lascia intravedere ulteriori spazi di crescita, con il livello chiave dei 6.800 punti a fungere da obiettivo, ma a condizione che il sentiment positivo degli investitori si mantenga stabile.

Indici di Wall Street: Nasdaq verso quota 25.000 punti

Il Nasdaq ha seguito una traiettoria molto simile all’S&P 500, proseguendo con decisione la spinta rialzista. Grazie alla forza del settore tecnologico e al sostegno proveniente dal comparto farmaceutico, l’indice ha toccato un nuovo massimo intraday a 24.944,75 punti, avvicinandosi al livello psicologico dei 25.000 punti.

Il movimento si è sviluppato con un gap rialzista già nella sessione di lunedì, seguito da un consolidamento orizzontale che ha confermato la pressione positiva. Nonostante l’assenza di pattern tecnici forti come nel caso dell’S&P 500, il Nasdaq ha continuato a beneficiare del sentiment generale e delle prospettive di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve entro fine anno. Da monitorare un eventuale prolungamento oltre i 25.000 punti, con i tori che potrebbero raggiungere i 25.200 punti.

Indici di Wall Street: resistenza chiave a 47.000 punti per il Dow Jones

Il Dow Jones ha mantenuto un tono positivo, pur mostrando leggeri segnali di rallentamento rispetto agli altri indici. Tuttavia, la chiusura del 2 ottobre a 46.519,73 punti (+0,17%) evidenzia come l’indice rimanga impostato al rialzo, ma con un margine di crescita più contenuto.

Dal punto di vista tecnico, la sequenza di minimi crescenti sostiene il trend, ma la fascia compresa tra il livello annuale dei 46.949,99 punti e il livello chiave dei 47.000 punti rappresenta un ostacolo importante. Una rottura convincente di questa fascia aprirebbe la strada verso target più ambiziosi come i 47.600 punti o addirittura il livello annuale dei 48.110,79 punti. Al contrario, un ritorno sotto quota 45.900 punti potrebbe innescare prese di profitto e riportare i prezzi verso il livello annuale dei 45.073,63 punti.

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