Gli Indici di Wall Street stanno attraversando una fase di mercato complessa, caratterizzata da una crescente cautela degli investitori, segnali tecnici contrastanti e una volatilità che rimane elevata.
Il Nasdaq mostra una struttura tecnica deteriorata, dove il canale ascendente ha ceduto sotto la pressione delle vendite, portando l’indice al di sotto del livello psicologico die 25.000 punti. Il grafico evidenzia inoltre una serie di falsi breakout ribassisti, segnali tipici di un mercato in cui la liquidità viene “catturata” prima di improvvisi recuperi. Questa dinamica suggerisce che gli acquirenti restano presenti, ma non abbastanza forti da invertire con decisione la pressione dell’offerta.
L’area compresa tra i 25.200 e i 25.400 punti continua a mostrare uno squilibrio di mercato favorevole ai venditori, e la capacità dell’indice di rientrare nel precedente canale dipenderà molto dalla reazione del settore tecnologico alla pubblicazione della trimestrale di Nvidia, prevista domani. È un appuntamento che potrebbe spostare in modo significativo il sentiment di breve periodo, con il supporto dei 24.200 punti che inizia ad attirare l’attenzione degli orsi.
Il Dow Jones si è portato sotto il livello annuale dei 46.949,99 punti, un passaggio che aumenta l’attenzione dei trader e segnala un indebolimento nello slancio rialzista che aveva accompagnato l’indice negli ultimi mesi. Nella seduta di lunedì, il Dow Jones ha dapprima oscillato appena sopra i 47.000 punti, sostenuto dalla media mobile esponenziale a 50 giorni, ma successivamente la pressione dei ribassisti si è fatta sentire.
Per il momento la struttura rialzista di fondo non è compromessa, ma il comportamento dei prezzi suggerisce un mercato più vulnerabile, nel quale ogni correzione potrebbe fungere da test per la solidità del trend. Al ribasso, non è da sottovalutare un raggiungimento del livello annuale dei 46.107,22 punti, il cui superamento comporterà una pericolosa estensione della correzione ribassista. Viceversa, un riposizionamento sopra il livello annuale permetterebbe ai tori di poter ritestare la resistenza dei 47.600 punti.
L’S&P 500 ha perso gran parte dell’impulso che aveva spinto l’indice a sfiorare i 6.921 punti il 29 ottobre. La soglia psicologica dei 7.000 punti sembra ora lontana, complice un sentiment che si è indebolito a causa dei timori legati a una possibile bolla dell’intelligenza artificiale e a valutazioni considerate eccessive dai trader istituzionali. Anche dopo la riapertura del governo statunitense, l’indice non è riuscito a trovare continuità nel movimento rialzista.
I prezzi gravitano intorno all’area dei 6.670 punti, con diversi livelli tecnici mensili che stanno entrando in gioco. Alcuni analisti hanno evidenziato che il grafico settimanale dell’S&P 500 potrebbe indicare spazio per una discesa più ampia se il sentiment dovesse peggiorare, con il livello chiave dei 6.500 punti a rappresentare il principale obiettivo SHORT.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.