Gli indici di Wall Street stanno vivendo periodi di incertezze e volatilità, alimentati da un mix di fattori tecnici, geopolitici e macroeconomici.
Il Nasdaq ha recentemente invertito la sua rotta rispetto al livello psicologico dei 22.000 punti, che ha mostrato una capacità significativa di contenere il prezzo, ponendosi come un ostacolo persistente fin dalla fine dell’anno scorso. Il movimento al ribasso da questo livello ha generato un primo movimento di inversione ribassista, confermato se il Nasdaq chiuderà questa settimana nei pressi dei livelli attuali. Questo pattern, un chiaro segnale di indebolimento della pressione rialzista che sta avvenendo su tutti gli indici di Wall Street, potrebbe portare l’indice a testare il prossimo livello di supporto rappresentato dal livello chiave dei 21.000 punti.
Come anticipato, la forza storica di questa resistenza, unita alla lettura ipercomprata degli oscillatori come lo stocastico settimanale, suggerisce che l’indice tecnologico potrebbe continuare a scendere verso il supporto chiave a 21.000 punti, con una possibilità di un ulteriore consolidamento o addirittura di un ribasso profondo. Gli investitori dovrebbero monitorare da vicino questo livello di supporto, poiché una rottura potrebbe aprire la strada a un movimento ribassista più significativo.
L’S&P 500 mostra una tendenza rialzista di fondo, anche se flebile, supportata ora solo dalle medie mobili a lungo termine, con la maggior parte di queste che confermano ancora un trend positivo. Tuttavia, diversi oscillatori iniziano a mostrare segnali contrastanti.
Con l’indice che si muove con due false rotture LONG del livello psicologico dei 6.000 punti, gli orsi possono mantenere una posizione moderatamente ribassista e una chiusura sotto i 5.950 punti potrebbe portare ad una prima estensione SHORT, con il supporto chiave dei 5.800 punti a fungere da principale obiettivo ribassista. Viceversa, una decisa chiusura sopra i 6.000 punti permetterebbe ai tori di spingere l’S&P 500 a raggiungere almeno la resistenza dei 6.050 punti.
Il Dow Jones ha recentemente rotto un supporto chiave, i 42.500 punti, cancellando una buona parte della pressione rialzista. Questa violazione apre la porta a ribassi più profondi, soprattutto se i rischi geopolitici si intensificano, con il livello annuale dei 42.036,47 punti a rappresentare il primo grosso ostacolo SHORT, il cui superamento permetterebbe al Dow Jones di raggiungere il supporto dei 41.500 punti.
Al rialzo, un ritorno dei tori verrebbe considerato a seguito di una chiusura sopra i 42.500 punti, con il livello chiave dei 43.000 punti e il livello annuale dei 43.197,27 punti a rappresentare i principali obiettivo LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.