Gas naturale, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – I fondamentali fungono da supporto ma è troppo presto per puntare al rialzo

Giovedì i future sul gas naturale sono saliti in seguito alla pubblicazione di un report di stoccaggio rialzista da parte della U.S. Energy Information Administration (EIA). Per la prima volta in settimana gli investitori hanno messo da parte le questioni meteo, grazie all’effetto sorpresa dei dati governativi. La reazione dei trader potrebbe essere un’anticipazione della situazione che si verrà a creare durante l’inverno, quando la stagione di riscaldamento inizierà con un deficit di offerta.

La price action iniziale di venerdì indica che il rialzo di ieri potrebbe essere stato un caso isolato; il mercato attualmente è al ribasso e non c’è stato un follow-through rialzista, forse a causa dei recenti bollettini meteo o per la percezione che l’aumento produttivo potrebbe ridurre il deficit di stoccaggio nel breve termine.

Alle 09.40 GMT i future sul gas naturale con scadenza a novembre si attestano a $ 3,047, in calo di $ 0,009 (-0,29%).

Giovedì l’EIA ha annunciato un’iniezione di 41 miliardi di piedi cubi per la settimana conclusasi il 21 settembre, un dato che quindi è decisamente inferiore alla previsione di 61 miliardi di piedi cubi calcolata dai tecnici. La cifra è inoltre ben al di sotto della media quinquennale di 81 miliardi di piedi cubi.

L’iniezione è stata la più bassa nelle ultime cinque settimane e ha riassorbito tutta la spinta ribassista creata dalle di iniezioni di settembre.

Secondo i dati EIA, allo stato attuale le scorte nazionali di gas si attestano a 2.768 miliardi di piedi cubi, inferiori nella misura del 18,3% rispetto ai 3.389 miliardi di piedi cubi della media quinquennale dello stesso periodo.

Fra le altre news, secondo S & P Global Platts Analytics la produzione di gas secco negli Stati Uniti ha toccato i valori massimi storici di 84,1 miliardi di piedi cubi al giorno nella settimana trascorsa. La domanda totale negli Stati Uniti ha inoltre raggiunto una media di 76,1 miliardi di piedi cubi al giorno fino alla giornata odierna, circa 2 miliardi di piedi cubi in più rispetto ai livelli registrati lo scorso anno. La domanda è stimata in media a 76,1 miliardi di piedi cubi al giorno per le prossime due settimane.

 Previsioni

L’impennata dei prezzi di giovedì ha dato un bel da fare ai trader; tuttavia, per sostenere il rialzo in questo periodo dell’anno la domanda dovrà superare una produzione che è ai massimi livelli. E’ un compito arduo, dato che gran parte della domanda recente è stata spinta da temperature volatili che hanno in parte assorbito le oscillazioni della richiesta energetica di riscaldamento e raffreddamento. Anche se per diverse settimane non vedremo un ritorno al massimo di $ 3,111 toccato giovedì, il mercato del gas naturale dovrebbe trovare supporto nei fondamentali di domanda/offerta. Nelle prossime due settimane il consumo di energia dovrebbe salire a 30,3 miliardi di piedi cubi al giorno, mentre la domanda di riscaldamento dovrebbe salire a 14,2 miliardi di piedi cubi al giorno, entrambe le cifre superiori ai livelli visti nello stesso periodo dell’anno scorso. Viste le aspettative di prezzo rialziste per il resto dell’anno, ritengo che non sia necessario inseguire i prezzi al rialzo. Le opportunità di acquisto a lungo termine non mancheranno, grazie ai periodici ribassi di mercato; attualmente, il miglior supporto è compreso tra $ 2,929 e $ 2,886.