Euro Dollaro, Previsioni: Primo Scivolone del 2023, Attenzione a Nuovi Ribassi

Il cambio euro dollaro (EUR/USD) ha iniziato l’anno con una prima battuta d’arresto francamente inattesa dal mio punto di vista, ma che non modifica sostanzialmente il contesto tecnico di breve termine, se rimarrà limitata.

Dopo essersi portato verso il test di 1,07, infatti, il cambio euro dollaro ha ceduto terreno fino a scivolare sul livello di 1,055 e attende adesso i dati sull’inflazione tedesca, che potrebbe incrinare ulteriormente gli equilibri o fornire il carburante necessario per una rapida ripartenza.

Attenzione a nuovi ribassi

Lo scenario rialzista rimarrà immutato solo in caso di rapida ripresa sopra 1,06, mentre un mantenimento della posizione sotto questo livello e un ulteriore avvicinamento a 1,05 potrebbero seriamente mettere in rischio la tenuta del macrotrend.

Infatti, l’area di 1,05 rappresenta un supporto psicologico molto rilevante, considerata l’azione di spartiacque esercitata tra una visione profondamente ribassista (con il cross a lungo sotto la parità a 1,0) e una più spiccatamente rialzista (il target di 1,10 resta il principale obiettivo bullish).

Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna 1,0556 e si mostra ancora in calo del -1,02%.

Previsioni sul cambio euro dollaro

Il cambio euro dollaro si è poggiato, dopo lo scossone di ieri, proprio su un possibile baricentro di brevissimo termine: il livello di 1,055 permette infatti al cross di tenersi quanto più lontano possibile dal supporto principale di 1,05 e di avvicinarsi contestualmente a una resistenza-traino a 1,0580.

Le previsioni odierne dipenderanno però in lieve misura, ritengo, anche dai dati sull’inflazione tedesca, dopo i valori confortanti sul fronte dell’occupazione (pubblicati in mattinata e tutti sopra le attese).

Intanto, a condizioni di mercato costanti possiamo ipotizzare una fase laterale tra 1,05 e 1,058, con eventuale esplorazione anche al di fuori di questi valori.

Non mi attendo però forti break-out ribassisti, quindi anche in caso di rottura del livello di 1,05 le quotazioni potrebbero rimanere altalenanti. Questa constatazione trova le sue basi proprio nella natura psicologica, sopra descritta, di questo “confine” tra le due visioni di breve termine totalmente opposte per il cambio euro dollaro.

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